Rubavano nelle case di notte con gli inquilini dentro: presi 4 albanesi per 33 furti

I carabinieri hanno sgominato una banda composta da quattro albanesi che tra gennaio e luglio di quest’anno, nonostante le restrizioni sulla mobilità, ha messo a segno ben 33 furti in abitazioni in diversi comuni dell’hinterland torinese. Agivano soprattutto di notte, non curanti neppure della presenza dei proprietari in casa che dormivano. Rompevano serrande, finestre e porte, o si arrampicavano ai piani superiori, entrando negli appartamenti presi di mira e rubavano ogni cosa.

La banda degli albanesi senza scrupoli

Una banda senza scrupoli. Le indagini hanno avuto origine grazie all’arresto in flagranza di uno del gruppo, avvenuto lo scorso 22 febbraio nelle campagne di Cafasse. I successivi accertamenti hanno permesso l’8 luglio di cogliere sul fatto anche i tre complici, subito dopo aver commesso due furti in altrettante abitazioni di Valperga.

Erano il terrore della provincia di Torino

Perquisite anche le abitazioni dei malviventi, gli agenti hanno sequestrato una pistola scenica, arnesi da scasso, 400 euro in banconote, valori bollati per un valore complessivo di 144 euro, preziosi e 9 orologi di lusso, del valore complessivo di oltre 25.000 euro, 6 portafogli, monili in oro e argento, suppellettili e oggetti vari per un valore di circa 1.500 euro.

Furti in casa anche durante il lockdown

La banda si dava appuntamento la sera, nel quartiere Nord di Torino, per decidere il paese in cui colpire. L’auto utilizzata era quasi sempre la stessa, un’Alfa Romeo 147 ora sequestrata dai militari dell’Arma. In varie circostanze i quattro hanno rubato negli appartamenti anche carte di credito, poi utilizzate per prelievi fraudolenti. La notte del 27 maggio scorso, ad esempio, dopo essersi introdotti in una villetta di Rivarolo Canavese, i malviventi hanno rubato una carta di credito con il numero pin che la proprietaria aveva lasciato sul comodino e con questa hanno prelevato, in piazza Sabotino a Torino 1.750 euro. La tempestività dell’acquisizione delle immagine delle videocamere posizionate nei pressi dell’Istituto di credito ha consentito ai carabinieri di identificare uno dei quattro della banda.