Lamberto Sposini, al party di compleanno furiosa lite tra Mara Venier e la figlia del giornalista

Sono passati ormai diversi anni dal malore che colse Lamberto Sposini mentre era alla conduzione de “La Vita in Diretta” assieme a Mara Venier, ma quell’evento e la malattia che ne è seguita hanno sancito il definitivo ritiro del giornalista dalla televisione, che per anni è stata il suo luogo di lavoro. Ieri, in occasione del suo settantesimo compleanno, la famiglia di Sposini ha organizzato per lui un party per pochi intimi.

Un evento molto esclusivo e riservato, insomma, pensato per non affaticare lo storico conduttore del TG5. Alla festicciola sono stati invitati alcuni volti noti del mondo dello spettacolo, ovvero i colleghi con cui Lamberto ha lavorato e stretto un rapporto di amicizia negli anni trascorsi tra Mediaset prima e la Rai successivamente.

Mara Venier litiga con Matilda Sposini, figlia di Lamberto: il motivo

Tra questi Cesara Buonamici, Enrico Mentana, Massimo Giletti e Mara Venier, che era sua collega nel pomeriggio di Rai Uno con “La Vita in Diretta”. E proprio la Venier avrebbe causato suo malgrado un vero e proprio incidente diplomatico. Tanto per cominciare, stando a quanto riporta “Leggo”, sembra che la conduttrice di “Domenica In” si sia presentata a casa di Sposini assieme a una sua collaboratrice (la responsabile dei casting della sua trasmissione) senza che quest’altra donna fosse stata espressamente invitata.

La famiglia non ha gradito affatto la cosa, e a farlo notare a “Zia Mara” è stata Matilda Sposini, la figlia del giornalista. Ma a far scoppiare la lite vera e propria è stata l’intenzione della conduttrice di dedicare a Lamberto Sposini una tranche della puntata di “Domenica In” in onda il prossimo 20 febbraio 2022.

La Venier è stata accusata infatti da Matilda e da sua madre, l’ex moglie di Sposini, di voler lucrare sulle condizioni di salute dell’uomo. Così, dopo un furioso botta e risposta, sembra che la presentatrice, furibonda, abbia abbandonato il ricevimento senza salutare nessuno.