Antonio Catricalà morto suicida: ex sottosegretario di Mario Monti, lo davano “vicino” al governo Draghi

 

Antonio Catricalà è stato trovato privo di vita nella sua abitazione a Roma. Aveva compiuto 69 anni lo scorso 7 febbraio: al momento è noto soltanto che è morto suicida, una notizia che ha sconvolto il mondo della politica e non solo. Catricalà era infatti stato un importante uomo di governo: il 16 novembre 2011 era stato nominato sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con Mario Monti, poi il 2 maggio 2013 era stato incaricato del ruolo di viceministro del Mise nell’esecutivo presieduto da Enrico Letta. Il suo nome era tornato in auge negli ultimi tempi: era stato tirato in ballo per un ruolo all’interno del governo di Mario Draghi, in particolare come consulente.

Catricalà è stato un avvocato, magistrato e dirigente pubblico, oltre che politico. Avvocato cassazionista, è stato magistrato del Consiglio di Stato della Repubblicxa italiana, nonché presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. È stato anche professore di ruolo in Diritto Privato presso l’Università Unipegaso nonché professore a contratto di Diritto dei Consumatori all’Università LUISS Guido Carli. Nella mattinata di mercoledì 24 febbraio è stata fatta la tristissima scoperta, con Catricalà che è stato trovato privo di vita nel suo appartamento di Roma: stando alle prime indiscrezioni provenienti da fonti investigative, l’ex sottosegretario si sarebbe suicidato lasciando partire un colpo di pistola. Sul posto è presente la Polizia e la Scientifica.

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