“STO IMPAZZENDO PER IL PRURITO”. DAL MEDICO SCOPRE QUALCOSA DI SPAVENTOSO

Quanti ipocondriaci stanno leggendo questo articolo? Io lo sono, e posso dirvi che l’ipocondria è davvero una bella gatta da pelare! Si è travolti dalla paura o dalla convinzione di avere una brutta malattia, partendo da un’errata interpretazione di sintomi fisici.

Ecco che un colpo di tosse si trasforma in polmonite, un mal di stomaco in tumore allo stomaco etc. Come un cane che si morde la coda (tanto per restare in tema di animali), si finisce in un circolo vizioso di ricerche spasmodiche su internet.

Il web, per un ipocondriaco, è davvero la ghigliottina perché fornisce una valanga di informazioni su malattie, segnali e sintomi che degenerano, inevitabilmente, in qualcosa di grave.

Ma ci sono persone che lamentano sintomi piuttosto comuni, ne parlano con i propri cari, travolti dalla disperazione del loro senso di malessere, ma non sono ascoltati o, puntualmente, si vedono sminuito il loro malessere.

Insomma, quei sintomi non sono frutto di una preoccupazione infondata ma reali, al punto da essere talmente invalidanti, inficiando la vita quotidiana, da non sapere come comportarsi.

Un consiglio degli esperti è di rivolgersi ad uno specialista al persistere di un sintomo, in modo da ricevere una diagnosi concreta e soprattutto vera, sul proprio stato di salute. Una storia davvero pazzesca ha come protagonista, suo malgrado, una 62enne. La storia è talmente assurda che, lì per lì, sembrerebbe una fake news, se non fosse che è tutto documentato da foto e si tratta di un episodio, seppur impressionante, del tutto vero.

La donna in questione ha iniziato a lamentare un fortissimo prurito alla schiena che, con l’andar del tempo, si intensificava. Un progressivo peggioramento del sintomo, le stava rendendo la vita impossibile, al punto da decidere di correre ai ripari, rivolgendosi ad un dermatologo.

Lo specialista, dopo un’attenta anamnesi della paziente, ha analizzato la zona interessata da quell’intenso prurito che non le dava tregua, scoprendo, al tatto, alcuni noduli. A quel punto, doverosa è stata l’effettuazione di ulteriori esami, più approfonditi, per andare a fondo, escludendo malattie più severe in corso. E’ così che il dermatologo si è trovato di fronte a qualcosa che non aveva mai visto prima. A causarle quel fastidio dietro la schiena erano delle larve vive, rimosse rapidamente dopo aver anestetizzato accuratamente la zona.

Le larve rimosse sono state analizzate e, a seguito di accurate ricerche, lo specialista ha scoperto che si tratta di larve note comunemente col nome di Berna, che si depositano sulla pelle umana tramite la mosca Botfly, molto simile esteticamente ad un’ape. Solitamente depone le uova sotto la pelle di un essere umano o di un animale, provocando non solo prurito intensissimo, come accaduto alla 62enne protagonista di questa storia, ma anche altri sintomi come disagio, prurito, dolore nella zona interessata.

Ovviamente va ricordato che la larva è talmente piccola, quasi impercettibile, nel momento in cui si deposita sulla pelle dell’individuo ma, una volta dentro, nutrendosi della carne, cresce dimensionalmente ed è a quel punto che iniziano a manifestarsi i sintomi invalidanti che possono consistere, persino, nella secrezione di sangue dal buco (visibile in foto) in cui si depositano le larve. Per fortuna, nel caso in questione, la donna non si è fatta prendere dal panico ma ha deciso di ricercare la causa del suo problema, rivolgendosi direttamente ad un medico competente che ha posto fine al suo malessere. Sicuramente un storia assurda ma che si è conclusa alla grande!