Sigaretta elettronica: “Allerta di grado 2″in Italia. Parte il monitoraggio negli ospedali di verifiche polmonari. 26 in Usa le vittime accertate per la sindrome da “svapo”

Sigaretta elettronica e  «Allerta di grado 2»: l’Istituto Superiore di Sanità ha inviato un documento al Ministero della Salute a agli assessorati regionali in tutta Italia  con l’obiettivo di vigilare sulla «grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche (svapo), con causa sconosciuta», segnalata in diversi Stati degli Usa. Vi è una forte insorgenza «di gravi lesioni polmonari tra le persone che utilizzano prodotti per sigaretta elettronica» documentati sempre negli Usa.

Nel dettaglio si tratta di una polmonite chimica che sta mietendo vittime soprattutto tra i più giovani in America, un’ epidemia di una malattia polmonare, chiamata Evali (E-cigarette, or Vaping, product use Associated Lung Injury) diffusa tra chi fa un uso improprio di questo strumento.

Questa richiesta di monitoraggio non significa che svapare faccia male ma che è necessario tenere la situazione sotto controllo, al momento infatti non vi è alcun riscontro in Italia e in Europa, perché il problema negli Usa è rappresentato dall’uso senza regole dell’e-cigarette, spesso legato al consumo di stupefacenti.Mentre in Italia i controlli, nella vendita nei canali ufficiali, sono più serrati e attenti. Questa richiesta di “Allerta di grado 2” comporta che anche le strutture sanitarie italiane dovranno vigilare e denunciare eventuali casi simili di malattie polmonari.

Sigarette elettroniche: risultato di una ricerca

Quali sono i danni della sigaretta elettronica per la società? Dagli effetti sulla salute all’aumento di dipendenza tra i giovani. I risultati di una ricerca.

C’è ancora ampio dibattito sull’argomento. Se fino a qualche anno fa, si considerava la sigaretta elettronica come perfettamente sicura, oggi i risultati di numerose ricerche smentiscono questo assunto. I danni della sigaretta elettronica, inoltre, non dovrebbero essere valutati solamente per le possibili conseguenze sulla salute delle persone, ma anche sulla dipendenza tra i giovani alla nicotina.

Vittime legate allo svapo, l’uso delle sigaretta elettronica

Negli Usa l’epidemia preoccupa con 1.300 casi e 26 morti, tanto che anche il presidente Donald Trump era intervenuto garantendo che sarebbero state cambiate le leggi.

Il funzionario della sanità dell’Oregon, dove è avvenuto l’ultimo decesso, Ann Thomas, non ha voluto rendere noto né il nome, né l’età e il sesso della vittima, ma ha assicurato che la morte è stata causata dalla crisi respiratoria innescata dalla patologia legata al fumo della e-cig.

Durante l’estate ci sono stati 450 ricoveri, aumentati poi a 1300, in ospedali legati a crisi respiratorie e tutti erano svapatori, i sintomi sono fiato corto, crisi respiratoria, diarrea, vertigini, vomito e dagli esami tomografici i polmoni appaiono come colpiti da un’infezione molto aggressiva di cui i dottori non conoscono la causa. Al momento non è stata ancora resa nota la sostanza che potrebbe innescare queste problematiche, il tutto è ancora al vaglio degli studi.

La problematica delle sigarette elettroniche è stata presa in esame più volte e alcuni studi tentando di far luce sulla situazione.

I danni della sigaretta elettronica per giovani e adulti

Nel mondo, ci sono milioni di persone che fanno uso della sigaretta elettronica. Principalmente si tratta di giovani adulti, anche se la tendenza a ricorrere al dispositivo diminuisce con l’età e dipende fortemente da alcuni fattori, come sesso, razza ed etnia.

Nel corso degli anni ci si è interrogati spesso sui danni della sigaretta elettronica per la salute umana. L’ultimo studio a riguardo è stato condotto dagli esperti dell’Accademia americana delle scienze. La ricerca non cerca di indagare tuttavia solo i danni della sigaretta elettronica per la salute umana, ma anche la dipendenza che questa potrebbe creare tra i giovani.

sigaretta elettronica

Lo studio

Recentemente, il Congresso delle accademie nazionali delle scienze, dell’ingegneria e della medicina ha esaminato in maniera approfondita le prove sui danni della sigaretta elettronica per la salute umana.

Sebbene la ricerca sia stata limitata dal breve tempo di utilizzo del prodotto tra la popolazione, i ricercatori hanno identificato ed esaminato oltre 800 studi scientifici pregressi, arrivando a formulare dozzine di conclusioni.

David Eaton, presidente del comitato che ha scritto il rapporto, e preside della Graduate School dell’Università di Washington, a Seattle afferma:

«Le sigarette elettroniche non possono essere classificate semplicemente come benefiche o dannose. In alcune circostanze, come il loro uso da parte di adolescenti e giovani adulti non fumatori, i loro effetti avversi destano chiaramente preoccupazione. In altri casi, come quando i fumatori adulti le usano per smettere di fumare, offrono l’opportunità di ridurre le malattie legate al fumo».

Il discorso, quindi, è più complesso di quanto si possa immaginare.

I danni della sigaretta elettronica all’organismo

Secondo i ricercatori, l’esposizione alla nicotina delle sigarette elettroniche è un fatto altamente variabile, che dipende dalle caratteristiche del dispositivo e dal tipo di utilizzo che ne viene fatto.

Vi sarebbero tuttavia delle prove che il quantitativo di nicotina assunto attraverso dalle sigarette elettroniche da parte di fumatori adulti esperti sarebbe simile a quello assunto attraverso le “bionde” tradizionali.

Ma ciò che desta maggiore preoccupazione non è la nicotina, quanto le altre sostanze potenzialmente tossiche emesse dal dispositivo. Sostanze che, comunque, risultano essere inferiori rispetto a quelle contenute nelle sigarette convenzionali.

Sul fronte cancro, uno dei principali effetti delle sigarette tradizionali, non sarebbero emerse prove che le sigarette elettroniche siano direttamente associate a tumori. Potrebbero tuttavia aumentare il rischio di tumore se adoperate per lungo tempo.

Secondo gli esperti dell’Accademia americana delle scienze le e-cig potrebbero però danneggiare il Dna, facendo aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il cancro a polmone e vescica. Secondo Roberta Pacifici, Direttrice del centro farmaco e tossicodipendenze dell’Istituto superiore di sanità (Iss):

«È una notizia che non rassicura perché non potendo valutare gli effetti a lungo termine dell’uso delle e-cig, da troppo poco tempo sul mercato, gli studiosi americani hanno utilizzato il metodo sperimentale di osservare eventuali modifiche del Dna che possano far presumere l’insorgenza di queste malattie».

I danni della sigaretta elettronica sulla dipendenza dei giovani

Come accennato, forse i dati più preoccupanti riguardano l’utilizzo della sigaretta elettronica nei giovani. In particolare bisognerebbe prestare attenzione alla dipendenza dal dispositivo che ingenera in loro.

Secondo quanto emerso dalla ricerca, infatti, vi sarebbero prove sostanziali che le sigarette elettroniche provocherebbero sintomi da dipendenza. La variabilità delle caratteristiche dei prodotti di sigaretta elettronica (concentrazione di nicotina, aroma, tipo di dispositivo e marca) potrebbe essere un fattore determinante del rischio e della gravità della dipendenza.

Sicuramente, la sostituzione delle sigarette tradizionali con quelle elettroniche riduce l’esposizione degli utenti a molti degli agenti tossici e cancerogeni contenuti nelle prime. Tuttavia, l’uso di sigarette elettroniche da parte dei giovani potrebbe aumentare il rischio di passare dalle e-cig alle sigarette convenzionali. E si tratta di una conseguenza che richiederà ancora qualche decennio per essere valutata appieno.