Salgono a 30 i clandestini positivi al coronavirus a bordo della Moby Zaza: intanto ne sbarcano altri 65

Sono trenta le persone positive al coronavirus a bordo della nave-quarantena Moby Zazà. Nei giorni scorsi il test è risultato positivo per ventotto persone: ora un altro tampone positivo e uno “dubbio” (anche un caso “in forse” viene trattato come se fosse risultato positivo) fanno salire a trenta il numero dei migranti contagiati. Il ministero dell’Interno aveva spiegato che sulla nave sono state adottate tutte le misure di sicurezza indicate dal ministero della Salute.

Il 21 giugno scorso, 211 migranti sono stati soccorsi nel Mar Mediterraneo dalla nave umanitaria Sea Watch, per poi arrivare a Porto Empedocle – nell’agrigentino – dove sono stati effettuati i tamponi per verificare se ci fossero o meno casi positivi al coronavirus. Questi contagi sono stati certificati dall’acquisizione del risultato dei test alcuni giorni addietro, ma la notizia è stata confermata soltanto ieri quando una 31enne del Camerun, positiva al Covid-19, è stata evacuata dalla nave-quarantena e trasferita in via precauzionale, perché incinta, all’ospedale “Cervello” di Palermo.

E intanto altri 65 clandestini pakistani sbarcano tranquillamente a Lampedusa:

65 immigrati, sono stati intercettati ieri nella notte dalla Guardia di Finanza a largo di Roccella Jonica a bordo di un veliero di circa 11 metri.

Tra i clandestini, prevalentemente di nazionalità pakistana, anche donne e minori, apparsi tutti in buone condizioni di salute. Dopo le operazioni di identificazione da parte delle forze dell’ordine sono stati trasferiti al palazzetto dello sport roccellese e affidati alle cure di Croce Rossa e Protezione Civile. Per effetto delle norme anti-Covid, saranno tutti sottoposti a tampone.

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