Referendum, caos al seggio con Fratoianni: scontro con la presidente e accuse al governo

 

**Foligno, 9 giugno 2024** – Una domenica elettorale movimentata quella di Foligno, dove il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, si รจ recato alle urne. L’evento, inizialmente previsto come un semplice atto di voto, si รจ trasformato in un caso politico e mediatico, scatenando polemiche sull’accesso dei giornalisti, la pubblicazione di foto e le successive dichiarazioni del segretario.

Il caos รจ scoppiato al seggio n. 2 della scuola di via Piermarini, dove la presidente avrebbe vietato l’ingresso alle troupe televisive e ai fotografi, impedendo loro di documentare il momento del voto. Una decisione che ha suscitato la dura reazione di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che ha definito il comportamento “inaccettabile” e ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi e una richiesta di intervento al prefetto di Perugia. “Non si comprende in base a quale normativa sia stato deciso il divieto”, si legge nella nota di Avs.

Nonostante il presunto divieto, le immagini di Fratoianni con la scheda in mano hanno fatto rapidamente il giro del web, pubblicate da diverse testate nazionali e agenzie. Alcune foto sarebbero state scattate da fuori la porta, dimostrando la difficoltร  di impedire completamente la copertura mediatica dell’evento. Questa contraddizione tra il divieto e la presenza massiccia di immagini online ha sollevato dubbi sulla gestione della comunicazione da parte del seggio.

Terminata l’operazione di voto, Fratoianni non ha perso occasione per lanciare pesanti accuse al governo. A margine dell’evento, ha definito “straordinaria” la manifestazione pro-Gaza tenutasi il giorno precedente a Roma, parlando di “un’onda di indignazione che restituisce un po’ di onore a questo Paese”. Il leader di SI ha accusato l’esecutivo di essere “incapace di dire o fare qualcosa davanti all’orrore di Gaza, alla pulizia etnica, al genocidio”.

Sul fronte del conflitto in Ucraina, Fratoianni ha ribadito la posizione del suo partito: “Nessun dubbio su chi sia l’aggressore e chi la vittima”, ma ha rimarcato il no netto all’invio di armi, sostenendo che “solo la diplomazia puรฒ fermare la guerra”.

In poche ore, la presenza di Fratoianni al seggio di Foligno si รจ trasformata da un semplice atto istituzionale in un caso politico e mediatico, evidenziando le tensioni tra la libertร  di informazione, le regole elettorali e le posizioni politiche espresse dal leader di Sinistra Italiana. L’episodio solleva interrogativi sulla gestione della comunicazione durante le operazioni di voto e sulla capacitร  di bilanciare il diritto di cronaca con le esigenze di riservatezza.