OMICIDIO DI TOMMASO ONOFRI, LO STRAZIANTE ANNUNCIO POCO FA

Ci sono omicidi efferati che rimangono, per sempre, impressi nelle nostre menti, tra le pagine di cronaca nera che più hanno destato clamore mediatico e sgomento tra la popolazione.

In tanti ricordiamo, ne sono certa, i dolcissimi e spettacolari occhioni azzurri del piccolo Tommy, troppo presto stroncato alla dimensione terrena. La storia di Tommaso Onofri, di soli 18 mesi, è davvero orrenda.

Oggi, 6 settembre 2022, Tommaso avrebbe compiuto 18 anni, raggiungendo la maggiore età. Un traguardo che molti giovani sognano, desiderano, che viene festeggiato tra amici e parenti stretti.

È l’età che segna la maturità, si iniziano a fare progetti per il futuro, è il momento delle grandi scelte, tipo quelle universitarie, del primo grande amore.

Tutte queste cose Tommaso non le potrà vivere perché avrà 18 mesi per sempre a causa della crudeltà umana, per mano di chi ha deciso di toglierli la vita.

Tommy è nato il 6 settembre 2004 a Casalbrancolo, in quella piccola frazione di appena 100 abitanti nel comune di Parma e viveva felicemente con i suoi genitori, Paolo Onofri e Paola Pellinghelli e il fratello maggiore Sebastiano. Tutto ad un tratto la loro vita, in quella casetta immersa nel verde in cui si sentivano protetti, si è trasformata in un incubo. Il 2 marzo del 2006, alle 21:00, degli sconosciuti fanno irruzione nella loro abitazione, facendo saltare il contatore dell’energia elettrica.

Successivamente immobilizzano i 2 coniugi e Sebastiano, rapendo, invece, il piccoletto. Mamma Paola, riuscendo a liberarsi, fa scattare immediatamente l’allarme e le ricerche, alle quali partecipano tutti i cittadini della frazione, non portano al ritrovamento di Tommaso. L’agghiacciante svolta avviene un mese dopo: Tommy è stato ucciso dal muratore Mario Alessi, che aveva fatto dei lavori, in precedenza, proprio all’interno della casa degli Onofri, assieme alla compagna Antonella Conserva e a Salvatore Raimondi.

Il 2 aprile, è proprio Alessi a condurre gli investigatori e i Vigili del Fuoco a San Prospero Parmense, sulle rive del torrente Enza, dove era stato occultato il cadavere del piccolo. Ma quanto aggiunge Alessi è davvero agghiacciante: Tonmy è stato ucciso 20 minuti dopo il sequestro “perché dava fastidio”.

Il movente? Quello di ottenere, con il suo rapimento, un grande riscatto. Per i 3 sono scattate le manette e, al termine del processo, il muratore è stato condannato all’ergastolo mentre i suoi complici, rispettivamente, a 24 e 20 anni di carcere. Intanto molte cose sono cambiate: papà Paolo è morto nel 2014 per problemi cardiaci, mentre Sebastiano si è laureato in Scienze Motorie. A tutti questi eventi, tragici e belli, Tommaso non ha potuto assistere poiché il suo corpo giace in una bara già da troppi anni.

Paola Pellinghelli, nel frattempo, vive ancora a Casalbrancolo, lì dove Tommy ha perso la vita. In un’intervista rilasciata nel 2019 al Corriere della Sera, la donna ha dichiarato: “Seba ha insistito per rimanere e alla fine ho capito che questo è l’unico posto in cui voglio stare e dove mi sento al sicuro, con i miei cani, i miei gatti, il mio giardino. In qualche modo qui c’è anche Tommy e io ci sto bene (…) il desiderio è vedere Seba contento perché non mi pare che lo sia. Per me va bene così com’è. Adesso conta soltanto la sua felicità”.