Multa di 400 euro a chi bestemmia per strada

Bestemmiare non è più un reato. Ma può costare caro, fino a 400 euro. Succede a Saonara, in provincia di Padova, dove il nuovo regolamento di polizia urbana deliberato dal Comune prevede una maxi multa per chi si lascia scappare un’espressione blasfema.

Una misura, questa, che rientra in una “serie di provvedimenti che abbiamo adottato per arginare tutte quelle attività incivili che rendono la convivenza difficile“, racconta al Corriere del Veneto il sindaco Walter Stefan. Attività come tagliare l’erba in certi orari e non tenere il cane al guinzaglio. Il tutto “a salvaguardia del decoro, dell’igiene, della pulizia, della sicurezza e dell’immagine urbana“, come si legge nel nuovo regolamento comunale. Ma la misura di cui si parla di più in paese è certamente quella sulle bestemmie. I Veneti sono noti per la loro “confidenza” con la blasfemia, e spesso si tende a chiudere un occhio.

Sindaco Stefan: “Vale per tutte le divinità”

Ma a Saonara non sarà più così. La norma voluta dal sindaco Stefan, all’articolo 12 del nuovo regolamento comunale, dice che “è vietato bestemmiare contro le divinità di qualsiasi Credo o religione e proferire turpiloquio nei luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico, poiché considerati atti contrari alla pubblica decenza e alla sensibilità di persone terze presenti“. Disposizione che arriva a seguito degli esposti presentati da alcuni residenti contro la cattiva abitudine, da parte dei ragazzini del paese, di offendere la Divinità durante le serate estive. “Non è questione di fare la morale, ma è necessaria un’educazione di base che ormai manca da troppo tempo. Spiace sentire alcuni giovanissimi, spesso anche ragazze, che gridano e bestemmiano tra una parola e l’altra“, spiega il primo cittadino, che racconta come la norma riguardi “ogni divinità. Vale per AllahBuddha o Maometto“.

“Presto un volantino multilingue”

A questo proposito, il Comune ha già previsto di distribuire un volantino in quattro lingue (italiano, inglese, romeno e cinese) per informare tutta la cittadinanza – compresi i residenti stranieri – delle novità introdotte con il nuovo regolamento di polizia urbana, modificato per la prima volta dopo 25 anni. “Non è per spillare soldi ai cittadini, è un tentativo di educare – aggiunge ancora Stefan – Posso capire quando un’imprecazione esce dalla bocca perché magari qualcuno si fa male. Qua in Veneto è considerato un intercalare, ma il nostro è un tentativo di arginare un malcostume diffusissimo tra gli under 18“, conclude il sindaco.

Da quando bestemmiare non è più reato

In Italia, bestemmiare non è più reato dal 1999, anno dell’entrata in vigore del decreto 205. Ma resta un illecito amministrativo, punito in base all’articolo 57 del codice di procedura penale con la multa da 51 a 309 euro. Possono essere sanzionate solo le bestemmie contro Dio e non contro la Madonna, i profeti e i santi (che non sono considerati divinità).

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