“Michele Merlo si poteva salvare”: l’esito della superperizia

La procura di Vicenza ha disposto una super perizia sulla scomparsa di Michele Merlo. Il medico di famiglia del cantante risulta formalmente indagato.

Michele Merlo si poteva salvare

Secondo una superperizia svolta dalla procura di Vicenza, Michele Merlo avrebbe forse avuto maggiori possibilità di salvarsi (tra il 79 e l’87%) se i medici che lo visitarono avessero riconosciuto i sintomi della leucemia e lo avessero sottoposto alle dovute analisi e alla dovuta terapia farmacologica.

Il medico di famiglia del cantante – da cui lui stesso si recò 11 giorni prima di morire – sarebbe formalmente indagato nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo. Merlo aveva mostrato al medico di base il grande ematoma che gli era apparso su una coscia, ma sembra che lui lo avesse liquidato come un semplice strappo muscolare. Pochi giorni più tardi il cantante si era recato al pronto soccorso accusando spossatezza e una forte emicrania, e in quel caso gli sarebbe stata prescritta la terapia per una semplice tonsillite.

I genitori

I genitori del cantante non sono riusciti a darsi pace per la tragica scomparsa del loro unico figlio e finora hanno cercato di battersi per ottenere la verità. Il padre del cantante, Domenico Merlo, ha commentato le ultime novità affermando:

“Non mi rende felice sapere che c’è un indagato, non migliora la situazione in cui mi trovo ma il fatto che la procura abbia individuato un possibile responsabile significa che si stanno facendo accertamenti.

Se qualcuno ha sbagliato, va punito”.