Luca Giurato scomparso dai riflettori: il ritiro per “forze maggiori”
Gaffe e lapsus sia grammaticali che linguistici, specie negli ultimi anni della sua carriera, hanno reso Luca Giurato il protagonista della rubrica chiamata “Ci avrei Giurato“, ideata e trasmessa da Striscia la Notizia.
L’amato conduttore televisivo, scomparso dai riflettori da un po di anni, è stato preso in giro benevolmente dalla Gialappa’s Band nel programma “Mai dire gol” e molte delle sue espressioni sono diventate dei veri e propri mood, gettonati dal suo amatissimo pubblico che vorrebbe tanto, specie in questo periodo così complesso causa Covid, sorridere ancora una volta con le sue battute.
La scomparsa dalla tv
Luca Giurato, nonostante la sua leggerezza, è un uomo di grande cultura, un giornalista. Classe 1939, ha lavorato per Paese Sera, per La Stampa ma anche per il giornale radio Rai. Il suo approdo in tv risale ai primi anni 90′ come vice direttore del Tg1. Dal 1993, poi, ha iniziato a condurre Domenica In, assieme a Mara Venier che ha mantenuto il timone della trasmissione. La sua consacrazione è stata, probabilmente, la trasmissione della Rai Uno Mattina. In molti ricorderanno la sua partecipazione, in veste di opinionista,all’Isola dei Famosi, durante la sesta edizione.
Ma come mai Luca Giurato, che abbiamo amato per la sua spontaneità, per il suo essere uno di noi, senza peli sulla lingua, non appare più in tv? Che fine ha fatto? E’ stato lui stesso a svelare ai suoi amatissimi fan il motivo del suo ritiro dai riflettori, parlando di “forze maggiori”. A cosa si riferisce? All’età, dato che, arrivato a 82 anni, pur non dimostrandoli affatto, ha deciso di godersi la vita privata assieme alla sua seconda moglie, Daniela Vergara, che ha sposato 20 anni fa, con la quale non ha figli.
E’ dal 2017 che i suoi fan sono orfani di Luca Giurato e della sua presenza in tv ma certo non dimenticheranno la sua simpatia e le sue gaffe. Giusto per citarne alcune: “Buongiorno al pubblico maschile e a quello femminile, anzi prima a quello femminile e a quello… femminile”; “Tutto giusto, tutto legistimo”, “Buongiorno di nuovo buongiorno e buona giornata e buon inizio di fine… eh no buon inizio di settimana che di fine settimana sveglia!… eh… a tutte le telespettatrici… e buon inizio e… fine eh no… buon inizio di settimana e delle spettator… ma perché me fai ride?”.