La risposta di Putin alla richiesta di Papa Leone XIV
Papa Leone XIV, nato Robert Francis Prevost, è stato eletto il 267º pontefice della Chiesa cattolica l’8 maggio 2025, diventando il primo papa statunitense e il secondo proveniente dalle Americhe dopo Papa Francesco. La sua elezione è stata considerata significativa per il suo potenziale impatto geopolitico, data la sua cittadinanza americana e la sua esperienza missionaria in Perù, che gli conferisce una prospettiva globale e interculturale.
Nel suo primo incontro con i cardinali, Papa Leone XIV ha dichiarato di aver scelto il suo nome in onore di Papa Leone XIII, autore dell’enciclica Rerum Novarum, sottolineando l’importanza di affrontare le questioni sociali contemporanee come la quarta rivoluzione industriale e l’intelligenza artificiale.
Ha riaffermato l’impegno della Chiesa per la dignità umana, la giustizia e il lavoro, indicando una continuità con l’eredità del suo predecessore, Papa Francesco. Rispetto al suo predecessore, Papa Leone XIV mantiene posizioni conservatrici su temi come l’ordinazione delle donne e il matrimonio omosessuale, pur essendo favorevole al dialogo.
L’elezione di un papa statunitense ha suscitato discussioni sulle implicazioni geopolitiche, considerando il ruolo degli Stati Uniti come potenza globale. Il nuovo Pontefice si è presentato sin da subito attento alle dinamiche geopolitiche, con una visione orientata alla giustizia sociale e al dialogo interreligioso.
Di recente, Papa Leone ha affrontato pubblicamente una delle questioni più complesse degli ultimi anni nello scacchiere internazionale: il conflitto in Ucraina. Si è esposto pubblicamente con una richiesta al presidente russo Vladimir Putin. In queste ore è arrivata la clamorosa risposta: ecco tutti i dettagli .
Papa Leone XIV ha rapidamente assunto un ruolo attivo nel panorama geopolitico mondiale. Forte della sua lunga esperienza come missionario in territori colpiti da grande povertà, il nuovo Pontefice ha maturato una sensibilità profonda verso le emergenze umanitarie in diverse aree del mondo. Tra le crisi che hanno maggiormente attirato la sua attenzione figura quella in Ucraina.
A tal proposito, non ha nascosto la sua preoccupazione per la sofferenza delle popolazioni civili, auspicando un maggiore impegno internazionale per il dialogo e la pace. Il suo interesse non si limita all’aspetto diplomatico, ma si traduce in appelli concreti alla solidarietà e all’intervento umanitario.
Pochi giorni dopo la sua elezione, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Durante il colloquio, il Papa ha esortato a compiere gesti concreti per favorire la pace e ha sottolineato l’importanza del dialogo. Qual è stata la risposta del presidente russo?
Putin ha espresso la volontà di risolvere il conflitto attraverso vie politiche e diplomatiche. La volontà della Federazione russa è di raggiungere finalmente la pace, mentre, a dire di Putin, il presidente ucraino spingerebbe invece per una escalation.
Secondo quanto si legge nella nota diramata dal Cremlino, Vladimir Putin “ha espresso Gratitudine al Pontefice per la sua disponibilità ad assistere alla transazione e a partecipazione del Vaticano su base depoliticizzata alla risoluzione di gravi questioni umanitarie”. La speranza di tutti è che l’intercessione del nuovo Pontefice possa contribuire a favorire il dialogo e la pace, ma per questo occorre inevitabilmente la collaborazione delle parti in gioco.