Il piano di Meloni: tra fondi UE e pressing su Bruxelles

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha delineato un ambizioso piano economico da 25 miliardi di euro durante una serie di incontri a Palazzo Chigi con le principali organizzazioni datoriali e sindacali. Lโ€™obiettivo รจ chiaro: rafforzare l’economia italiana e proteggere le imprese e i lavoratori in un momento di grande incertezza. ยซServe un patto economico nazionale per rafforzare la nostra economia e tutelare imprese e lavoratoriยป, ha affermato Meloni, sottolineando l’urgenza di interventi concreti e tempestivi.

 

Fonti di finanziamento: PNRR e fondi di coesione

Il piano del governo si basa sul recupero di risorse europee giร  stanziate ma non ancora utilizzate. Circa 14 miliardi di euro saranno rimodulati all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per incentivare l’occupazione, migliorare la produttivitร  e sostenere la modernizzazione delle imprese. Inoltre, ulteriori 11 miliardi saranno reperiti attraverso una revisione dei fondi di coesione e del Piano Nazionale Energia e Clima. Queste risorse, assicurano fonti governative, non influenzeranno il bilancio pubblico e saranno indirizzate specificamente ai settori piรน vulnerabili agli effetti della crisi daziaria.

La sfida del negoziato con Bruxelles

Per attivare questi fondi e ottenere flessibilitร  sugli aiuti di Stato, lโ€™Italia dovrร  affrontare un negoziato complesso con la Commissione europea. Meloni ha intenzione di chiedere un regime transitorio per superare le rigiditร  del Patto di Stabilitร , il quale potrebbe ostacolare le risposte economiche necessarie. Tuttavia, Bruxelles ha mostrato cautela. Un alto funzionario dell’UE ha dichiarato che รจ prematuro parlare di sospensioni delle clausole di salvaguardia, sottolineando che la flessibilitร  esistente non crea margini fiscali inesistenti.

Le preoccupazioni delle imprese

Durante gli incontri a Palazzo Chigi, le associazioni imprenditoriali hanno espresso forte preoccupazione per l’impatto dei dazi americani sulle esportazioni italiane. Organizzazioni come Confartigianato e Confesercenti hanno lanciato allarmi, parlando di un ยซrischio pandemia economicaยป e stimando una perdita di crescita di 11,9 miliardi di euro in due anni. Le richieste delle imprese sono chiare: proroga delle scadenze del PNRR, semplificazione degli incentivi, accesso facilitato al credito, riduzione del costo dell’energia e una revisione radicale del Piano Transizione 5.0, ritenuto complesso e poco efficace.

Opportunitร  di cambiamento

Malgrado le sfide, Meloni ha espresso ottimismo, affermando che la crisi potrebbe rappresentare un’opportunitร  per modernizzare il sistema produttivo italiano e migliorare la competitivitร . Il piano da 25 miliardi รจ solo l’inizio di una strategia piรน ampia, finalizzata a rimettere al centro l’economia reale e a proteggere il lavoro.

Nei prossimi giorni, sono previsti ulteriori tavoli tecnici tra governo e categorie per definire nel dettaglio le misure settoriali. Il 17 aprile, Meloni si recherร  a Washington per incontrare Donald Trump, con l’ambizioso obiettivo di ยซazzerare i dazi e ricostruire un dialogo strategico tra UE e USAยป. Tuttavia, per raggiungere questo traguardo sarร  fondamentale una linea comune europea e un’intensa attivitร  diplomatica, al fine di evitare nuove tensioni internazionali.