Il ‘migrante’ arriva col windsurf: traversata record dalla Tunisia
Adesso anche il windsurf può diventare un mezzo di trasporto sufficiente, ovviamente in condizioni climatiche non estreme, a garantire un approdo sulle coste italiane partendo dall’Africa settentrionale.
A rendersi protagonista dell’impresa, ora balzata all’attenzione nazionale ed in corso di valutazione da parte della questura di Trapani che sta verificando tutti gli elementi del caso per procedere ad una espulsione, è un giovane originario della Tunisia, tale Hamza Elawras.
Il nordafricano ha compiuto un’impresa in solitaria, scegliendo come punto di partenza per la traversata programmata il porto di Kelibia, città costiera della Tunisia che si trova nei pressi di Capo Bon.
Sono grossomodo 70 i chilometri percorsi da Hamza a bordo della sua tavola da windsurf, un percorso che lo stesso protagonista ha voluto documentare passo passo attraverso dei filmati registrati tramite il suo smartphone.
Ciò che al momento non è ancora chiaro, ed è questo il nocciolo della questione, è se si sia trattato di un’impresa sportiva o più semplicemente di un tentativo originale per allontanarsi dal proprio paese e fare rotta verso l’Italia attraverso il canale di Sicilia.
Proprio per questo sono scattati tutti gli accertamenti del caso da parte degli inquirenti, ad iniziare dai carabinieri di Pantelleria (Trapani), dove il ragazzo è approdato qualche giorno fa. I militari hanno fin da subito considerato il giovane nordafricano, sprovvisto di documenti, alla stregua di un migrante. L’arrivo, avvenuto durante la giornata del primo dell’anno nuovo, è stato confermato dalla stessa Capitaneria di porto dell’isola di Pantelleria.
“Il primo giorno del nuovo anno 2020, il giovane con le sue attrezzature riesce a raggiungere l’isola italiana di Pantelleria dopo un “bruciore di stomaco” attraverso una tavola a vela…La sua determinazione: il fuoco!”, commenta con entusiasmo Radio Cap Fm, come documentato da “Huffingtonpost”.
La vicenda della traversata in windsurf ha creato grandi entusiasmi nel paese natio di Hamza, anche se non manca qualche polemica, registrata in particolar modo su Facebook.
La traversata di Hamza Elawras in windsurf dalla Tunisia all’Italia
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“Un altro campione che lasciamo scappare a causa della mala gestione degli pseudo responsabili di associazioni sportive”, commenta un utente. “Lo vogliono presentare come un fallito che voleva scappare clandestinamente, ma qualcuno che realizza una tale impresa può essere solo un grande sportivo con una mente di ferro (proprio come i due giovani del Meme Club del resto partiti 3 mesi fa). Vergogna a voi banda di irresponsabili”, conclude lo stesso.