Fondi Usa per i bimbi africani deviati su conti italiani: la Procura di Firenze riapre l’indagine

 

È ripartita l’inchiesta della Procura di Firenze sugli oltre 6,6 milioni di dollari destinati all’assistenza dei bambini africani ma che, secondo le accuse, sarebbero transitati sui conti privati dell’imprenditore fiorentino Alessandro Conticini.

Negli scorsi giorni, infatti, riferiscono oggi l’edizione fiorentina di Repubblica e il Corriere Fiorentino, è arrivata una prima querela, presentata della Operation Usa di Los Angeles, organizzazione no profit tramite cui opera la Fondazione Pulitzer, che permette così ai pm della Procura di Firenze Luca Turco e Giuseppina Mione di andare avanti nelle indagini, almeno per il filone che riguarda i 5,5 milioni di dollari versati dalla Operation Usa tra il 2009 e il 2016 alla società Play Therapy Africa creata da Alessandro Conticini, ex funzionario Unicef di Addis Abeba. Altri 3,8 milioni di dollari sono stati versati invece dall’Unicef che, per il momento, ancora non ha risposto alla richiesta della procura fiorentina.

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Sul suo sito Unicef Italia, a settembre, spiegò che le somme erano “il corrispettivo di prestazioni nell’ambito di regolari contratti in diversi paesi del mondo”. Secondo la Procura però una parte di essa è passata sui conti personali di Alessandro Conticini e del fratello Luca ed è stato usato per investimenti immobiliari.

La Procura di Firenze indaga sui movimenti bancari

L’inchiesta per appropriazione indebita e riciclaggio, nata da segnalazioni per movimenti bancari anomali in Emilia, vede indagati i tre fratelli Alessandro, Luca e Andrea Conticini, marito della sorella di Renzi, e si era arenata quando, con il governo Gentiloni, era stata approvata una norma che prevedeva l’impossibilità per la magistratura di procedere d’ufficio per il reato di “appropriazione indebita aggravata”, ma solo su querela di parte. 

Alessandro Conticini, 42 anni, e il fratello minore Luca, 37, che poteva operare sui conti della Play Therapy Africa e su quelli personali del fratello, sono sotto inchiesta per appropriazione indebita aggravata e autoriciclaggio. 

Il terzo fratello, Andrea, gemello di Luca e marito di Matilde Renzi, sorella dell’ex presidente del consiglio, è indagato per riciclaggio, per gli acquisti, a nome del fratello Alessandro, di quote di tre società: la Eventi 6 della famiglia Renzi, la Quality Press Italia e la Dot Media di Patrizio Donnini e di sua moglie Lilian Mammoliti, legati ai Renzi. Queste operazioni risalgono al 2011. Alla Eventi & sono arrivati 133 mila euro, alla Quality Press Italia 129 mila, alla Dot Media 4 mila. 

Secondo la Procura di Firenze, che ha affidato le indagini alla guardia di finanza, la cifra versata dalle diverse organizzazioni benefiche alla società dei Conticini è stata di 10 milioni di dollari. Ma per i pm oltre 6,6 milioni di dollari sarebbero stati utilizzati in gran parte dai Conticini per investimenti immobiliari e per l’acquisto di quote di alcune società della famiglia Renzi o di persone a essa vicine.