Diogo Jota, il tremendo retroscena sull’incidente: cosa salta fuori

Una notte drammatica tra il 2 e il 3 luglio, una tragedia che ha sconvolto il cuore del calcio internazionale. La vita di due fratelli, tra cui la stella del Liverpool Diogo Jota, si è spezzata in un terribile incidente stradale nella provincia di Zamora, in Spagna.

L’incidente e le prime ricostruzioni

La notte perturbata si è consumata sulla autostrada A52, al chilometro 65, nei pressi di Cernadilla, al confine con il Portogallo. Quel tratto di strada, apparentemente innocuo, si è trasformato in scena di una tragedia devastante. Un grosso boato, seguito da un silenzio assordante, ha avvolto i relitti carbonizzati di una Lamborghini completamente distrutta. Nessun superstite è stato trovato tra le fiamme, che hanno divorato quella che pochi istanti prima era una vettura di lusso.

Le autorità spagnole hanno iniziato ad esaminare la scena, ricostruendo la dinamica da tracce e rilievi: un’ipotesi corretta sembra quella di uno scoppio di uno pneumatico durante un sorpasso a velocità elevata. Le prime analisi indicano un guasto improvviso, che avrebbe causato la perdita di controllo e lo schianto fatale. Il veicolo, noleggiato poche ore prima, secondo i dati della centralina GPS, viaggiava ad una velocità ben superiore ai limiti consentiti. La tragedia si è consumata nell’istante in cui l’auto si è incendiata, lasciando dietro di sé solo rottami e disperazione.

Identità delle vittime e reazioni

Tra i due corpi ritrovati, il dolore più grande si è abbattuto sul mondo del calcio: nello sfondo di questa drammatica vicenda ci sono Diogo Jota, 28 anni, stella del Liverpool e della nazionale portoghese, e suo fratello André Silva, anche lui calciatore; entrambi deceduti nell’incidente.

Jota, cresciuto nel mondo del calcio, era reduce da una stagione positiva con i Reds, con 9 gol segnati nell’ultimo campionato e un totale di 65 reti in cinque anni ad Anfield. Marito di Rute Cardoso, con cui aveva coronato il sogno di una famiglia, era il simbolo di una squadra in piena rincorsa. Poco prima della tragedia, aveva celebrato il matrimonio con la compagna, da cui aveva tre figli.

La famiglia e i fan sono rimasti sconvolti. La moglie, Rute, è stata la prima a riconoscere gli oggetti personali del marito e del cognato, e a segnalare la loro assenza al rientro a Benavente. Le ultime ore erano previste per il viaggio di ritorno in Inghilterra, quando la notizia ha fatto il giro del mondo calato in un’atmosfera di dolore e sgomento.

Il cordoglio e i messaggi di solidarietà

Il mondo del calcio si è unito nel lutto, con messaggi di affetto e ricordo. L’ex compagno Ruben Neves ha scritto: “Dicono che perdiamo le persone solo quando le dimentichiamo. Io non ti dimenticherò mai”, mentre Cristiano Ronaldo, icona portoghese, ha commentato semplicemente: “Non ha senso”.

A Liverpool, i tifosi hanno immediatamente avviato una petizione per il ritiro della maglia numero 20, indossata da Jota dal 2020, quando si è trasferito dai Wolves. Un segno tangibile del rispetto e dell’affetto che la comunità calcistica ha dedicato al talento scomparso troppo presto.