Coronavirus, primo caso positivo in Vaticano: è una persona anziana. Adottate nuove disposizioni

In Vaticano c’è una persona che è risultata positiva al Coronavirus. Dovrebbe trattarsi di una persona anziana. «Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano. In questo modo possiamo sanificare gli ambienti«. Questo, «a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente». Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. «Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso».

Bruni spiega che «la DSI sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti».

Vaticano, arrivano nuove disposizioni

In Vaticano arrivano nuove e più stringenti disposizioni per contenere l’infezione da Covid-19. Tra le nuove disposizioni, apprende l’Adnkronos, la DSI chiede di «sospendere riunioni ed eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità».

Le norme di prevenzione

Tra le misure si chiede di «provvedere all’affissione nei luoghi di lavoro e all’ingresso dei servizi aperti al pubblico – ovvero di maggiore affollamento e di transito oltre che presso gli esercizi commerciali – delle norme per la prevenzione e diffusione dell’infezione Covid-19 emanate dalla DSI». Inoltre, di «sospendere o attuare misure di limitazione degli accessi a tutte le attività svolte in ambienti chiusi o di dimensioni limitate». Attività «che comportino una partecipazione di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro».

Sanificazione straordinaria sui mezzi di trasporto

In Vaticano saranno quindi adottati «interventi di sanificazione straordinaria sui mezzi di trasporto ad utilizzo comune». Sospese «tutte le attività formative». Si chiede poi di «limitare i viaggi e gli spostamenti se non strettamente necessari. Gli accompagnatori dei pazienti non devono permanere nelle sale di attesa del servizio di Guardia Medica salvo specifiche indicazioni del personale sanitario preposto».

I residenti di Città del Vaticano con sintomi

Si invitano quindi i residenti all’interno della Città del Vaticano, «in caso di comparsa di sintomatologia simil-influenzale (tosse secca, raffreddore, mal di gola, febbre, difficoltà respiratoria) a contattare il Servizio di Guardia Medica della DSI del Governatorato oppure la Sala Operativa dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile per programmare una visita domiciliare da parte di un medico della DSI, evitando di recarsi direttamente presso gli ambulatori della DSI; analogamente, per i residenti al di fuori dello Stato della Città del Vaticano e assistiti del Fondo Assistenza Sanitaria si suggerisce di contattare il Medico di Medicina Generale del Fondo di Assistenza Sanitaria della propria zona, evitando di recarsi direttamente presso gli ambulatori della DSI».