ARRIVA IN OSPEDALE IN CONDIZIONI TREMENDE, POI L’ORRIBILE SCOPERTA

I pronto soccorso, gli ospedali, le cliniche sono spesso al centro di serie televisive di successo, in quanto al loro interno se ne vedono di cotte e di crude. Non è facile, delle volte, individuare sin da subito il problema principale del paziente.

Chi viene ricoverato si lamenta in modo continuo e straziante o riporta ferite e un corollario di sintomi che possono essere facilmente confondibili se non si approfondisce l’accaduto attraverso una corretta anamnesi.

Occorre una diagnosi differenziale per escludere patologie o problematiche ben più severe, occorre una collaborazione da parte del richiedente le cure per ricostruire cosa gli è successo.

Un compito non facile come può apparentemente sembrare. Dei casi sono decisamente più insoliti di altri e, non appena la loro notizia si diffonde sul web, diventa virale.

Se poi si hanno a disposizione delle foto a corredo dell’articolo, già da quelle si può intuire la gravità della situazione che i medici hanno dovuto fronteggiare, proprio come nel caso di cui vi parlerò.

Dalla foto, potete già intuire la bizzarra situazione che si è palesata sotto gli occhi dei medici di turno. Cosa ci fa questo giovane ragazzo in quest’assurda posizione? Sembra che stia facendo degli esercizi ma la verità è ben altra…purtroppo! Parliamo di realtà che supera di gran lunga l’immaginazione, ovviamente.

Ma vediamo all’accaduto. Un giovane 27enne si è presentato in ospedale barcollando, sorretto da alcuni amici dato che non riusciva a reggersi in piedi. I sanitari, nel vederlo in quelle condizioni, hanno fatto un’enorme fatica a caricarlo sul lettino dotato di ruote per trasportarlo in reparto, con la speranza che gli esami strumentali e quelli sanguigni inquadrassero il suo problema.  Immaginate, per un solo attimo, la reazione dei medici che lo hanno preso in cura.

Un paziente per nulla collaborativo che continuava a contorcersi a mò di contorsionista. Alla fine si è scoperto che il suo curioso comportamento che ha spaventato gli stessi sanitari , era legato all’ uso di krokodil, detta anche “droga degli zombie”. Si tratta di una droga sintetica, potente e pericolosa, a base di codeina (si trova facilmente in antidolorifici e preparati per la tosse), mixata ad altre sostanze corrosive.

I danni sono irreversibili su tutti gli organi, sul sistema nervoso e sul tessuto osseo che si dissolve. La prima conseguenza evidente è la pelle che marcisce e cade ma questo non è l’unico effetto disastroso della droga in questione. Il tossicodipendente tende a perdere il controllo di sé e dei propri movimenti fino d arrivare a mordere o a episodi di cannibalismo, in preda ad allucinazioni fortissime e dolore atroce che lo spinge ad iniettarsi continuamente la dose.

Parliamo di una vera e propria emergenza, dato che la droga in questione è economica e sempre più diffusa tra i giovani sin da quando ha iniziato a diffondersi in Russia, prendendo piede, molto rapidamente, negli altri paesi, Italia compresa. È una droga che crea dipendenza molto rapidamente, anche dopo due iniezioni e la sopravvivenza è di pochi anni, da uno a tre. Capiamo bene quanto questo ragazzo rischi.