Allarme zecche in Trentino, numerosi casi di punture: allerta su possibili contagi Tbe

Allarme zecche in Trentino dove sono stati segnalati diversi episodi di punture: si teme che possano proliferare casi di infezione da Tbe.

Allarme zecche in Trentino, numerosi casi di punture: le segnalazioni

La Scuola equiparata dell’infanzia “Suor Angelina Lorenzini” di Povo, situata in una frazione di Trento, ha diffuso un appello sulla sua pagina Facebook ufficiale chiedendo di fare attenzione alla “presenza di zecche”.

A quanto si apprende, infatti, sono sempre di più i casi in cui i cittadini si sono ritrovati pieni di zecche dopo una passeggiata.

Un uomo, ad esempio, ha raccontato al quotidiano locale Il Dolomiti: “Sono tornato a casa da una passeggiata nel boscoe mi sono tolto una decina di zecche, ormai si trovano anche sopra i mille metri e in zone fino a pochi anni fa tranquille. Alcune si stavano ancora muovendo, probabilmente per raggiungere zone più congeniali.

È importante controllarsi sempre dopo un’escursione, soprattutto perché ultimamente sembra una vera e propria invasione”.

Per questo motivo, la Scuola equiparata dell’infanzia “Suor Angelina Lorenzini” ha diffuso l’allarme sui social, sollecitando i cittadini a fare attenzione per la “presenza di zecche portatrici della malattia di Lyme” e hanno precisato che “oltre a questa malattia, possono trasmettere anche la Tbe (virus encefalite virale da zecca)”.

Ad essere attaccati dalle zecche, non sono soltanto gli esseri umani ma sono ancora più a rischio gli animali domestici.

Allerta su possibili contagi Tbe e indicazioni per evitare di contrarre la malattia

La presenza di zecche è favorita soprattutto dal clima: l’inverno secco e la primavera che si è contraddistinta per temperature tipiche del periodo estivo hanno consentito alle zecche di moltiplicarsi molto più rapidamente e in anticipo rispetto al solito. Alla luce di simili constatazioni, è possibile che il 2022 si riveli un anno caratterizzato da un’elevata diffusione del virus encefalite virale da zecca noto anche come Tbe.

Le due principali malattie trasmesse dalla zecca all’uomo sono la malattia di Lyme e la Tbe.

In merito alla diffusione delle zecche in Trentino, l’Apss ha ricordato quali sono le principali misure di prevenzione per evitare di contrarre le malattie che possono essere riassunte nel seguente modo:

  1. per evitare la puntura di zecca, si deve essere attenti a ridurre il contatto diretto con le piante, indossare abiti coprenti e usare repellenti realizzati a base di Deet;
  2. al termine di ogni escursione all’aria aperta, bisogna controllare la pelle di tutto il corpo e rimuovere immediatamente le zecche che dovessero essere trovate attaccate all’epidermide usando una pinzetta: non bisogna versare sostanza sulle zecche e non è necessario recarsi al pronto soccorso dopo la rimozione;
  3. dopo essere stati punti da una zecca, bisogna controllare la pelle e monitorare l’insorgere di eventuali disturbi per 30 giorni. Nel caso in cui compaiano eruzioni cutanee o altri malesseri, è necessario contattare subito un medico di medicina generale;
  4. il virus Tbe può essere contratto anche per via alimentare attraverso l’uso di latte crudo o di formaggi freschi a base di latte crudo contaminato;
  5. è disponibile un vaccino contro la Tbe in tre dosi che è fortemente raccomandato a tutti coloro che svolgono spesso attività all’aria aperta per motivi professionali o ludico-ricreativi. La vaccinazione viene eseguita gratuitamente presso gli ambulatori vaccinali dell’Apss.