A PD e Iv non basta smantellare i decreti Sicurezza: “Avanti con lo Ius culturae per gli immigrati”.

 

Di Adolfo Spezzaferro – Roma, 30 giu – Il governo giallofucsia intende smantellare i decreti Sicurezza di Salvini, considerati un ostacolo per gli immigrazionisti pro Ong e spalancare ancora di più i porti ai clandestini, pasturando così la filiera del business dell’accoglienza. Come se non bastasse, però, c’è chi ripropone anche lo Ius culturae per distribuire la cittadinanza agli immigrati. E non ne fa neanche mistero. Anzi, si tratta di riprendere l’opera laddove era stata interrotta dalla parantesi del governo Lega-M5S.

Faraone (Iv): “Avanti con la legge sulla cittadinanza”
“Abbiamo fatto dei passi in avanti sulle modifiche al decreto sicurezza ma non sono ancora sufficienti: abbiamo rappresentato alla ministra Lamorgese la necessità di reintrodurre lo Ius culturae. Vogliamo riprendere il percorso della legge sulla cittadinanza da dove era stato interrotto, alla fine del governo Renzi: ora come allora pensiamo che una vera integrazione si faccia a partire dai banchi di scuola” A dichiararlo è il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, grande amico delle Ong, a margine del terzo vertice della maggioranza al Viminale sui dl Sicurezza.

Mauri (Pd): “Vogliamo azzerare tutti gli effetti negativi dei decreti Salvini”
“Vogliamo azzerare tutti gli effetti negativi dei decreti Salvini sull’immigrazione. Per realizzare questo obiettivo, nel corso della riunione di oggi sono stati compiuti importanti passi avanti. Tra le forze che sostengono il governo c’è grande sintonia sul lavoro da realizzare per intervenire sui decreti e per farlo in profondità, andando ben oltre le osservazioni del capo dello Stato”, aggiunge il viceministro dell’Interno Matteo Mauri (Pd).

Brescia (M5S): “Dobbiamo riorganizzare il sistema d’accoglienza”
I giallofucsia sono tutti d’accordo a smantellare i decreti dell’ex ministro dell’Interno Salvini e ripartire alla grande con l’accoglienza. “Stiamo lavorando a un testo ampiamente condiviso nella maggioranza. Si parte certamente dai rilievi del presidente della Repubblica, ma dobbiamo sfruttare quest’occasione per riorganizzare il sistema d’accoglienza. Vogliamo evitare tensioni sociali nei territori e assicurare una rendicontazione limpida da parte degli enti gestori attraverso un coinvolgimento importante dei comuni. Le proposte del Movimento 5 Stelle partono anche dai nostri emendamenti già presentati ai diversi decreti. In passato la Lega fu sorda e ottusa, adesso quelle proposte diventano patrimonio comune di questa maggioranza. Su questo il Movimento è unito e determinato”, dice Giuseppe Brescia (M5S), presidente della commissione Affari costituzionali della Camera.

De Petris (LeU): “Ancora distanza con M5S su multe alle Ong”
A sentire Liberi e Uguali però il clima d’amore e d’accordo è turbato dai 5 Stelle proprio sul fronte delle Ong, i taxi del mare gioia degli immigrazionisti (e degli scafisti). ”Abbiamo fatto passi avanti rispetto agli incontri precedenti. Ci sono vedute comuni come il ripristino del sistema di prima e seconda accoglienza. Siamo d’accordo sui permessi ex protezione umanitaria e sulla convertibilità dei permessi di lavoro. Ma la distanza è ancora siderale sulle vicende Ong“, lamenta la senatrice di LeU Loredana De Petris al termine del vertice con il ministro dell’Interno. “Il Movimento 5 Stelle – prosegue – ancora parla di ripristino delle multe per le Ong. Per noi questo è inaccettabile. Esiste un codice di navigazione e qualora ci fosse un reato è già tutto scritto e disciplinato. Basta accanimento e pregiudizi verso chi fa attività di soccorso in mare“, rincara la dose la De Petris.

Giovedì 9 luglio è previsto un nuovo vertice al Viminale. Chissà se i giallofucsia troveranno l’accordo anche su come coccolare le Ong.

Adolfo Spezzaferro
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