Ancora una vittima tra le forze dell’ordine. E il governo Conte pensa a scarcerare i mafiosi

 

Ancora una vittima tra le forze dell’ordine. Ancora un tributo di sangue da parte di un agente della polizia di Stato. Ucciso a Napoli da criminali mentre tentava di impedire una rapina in banca. Ancora profonda commozione e tanta solidarietà per la famiglia. Per i due figli piccoli che ha lasciato. Per tutti i nostri agenti.
Ma mentre le forse dell’ordine sono impegnate contro l’illegalità. Che resta un problema di tutto il Paese e che probabilmente subirà una recrudescenza anche a causa della crisi economica. E mentre hanno subito un raddoppio del carico di lavoro.perché impegnate insieme alle forze armate per i controlli di sicurezza,  al governo si pensa a scarcerare i delinquenti mafiosi.

Ancora una vittima tra le forze dell’ordine

Questo è quello che è successo, con l’apertura delle celle anche del 41 bis. Sfruttando l’emergenza sanitaria e le rivolte nelle carceri delle settimane scorse. Una vergogna che coinvolge direttamente anche i magistrati di sorveglianza. Che hanno preso queste decisioni nei confronti di esponenti della mafia e della camorra. E non prendiamoci in giro. Le condizioni di salute e altre ragioni sono solo un pretesto.

E lo Stato pensa a scarcerare i mafiosi

Da una parte c’è chi muore con coraggio e spirito di Stato. E dall’altro c’è chi viene scarcerato dopo aver ucciso e commesso reati gravissimi. I magistrati che hanno preso queste decisioni dovrebbero essere radiati dalla magistratura. E il ministro Bonafede dovrebbe dimettersi. Perché non ha fatto nulla per impedire tutto ciò. I grillini parlavano di legalità, ma sono diventati i sacerdoti dell’illegalità. In questo Paese non si  può più celebrare una messa. Non si possono piangere i morti. Non si può difendere la libertà ma si può scarcerare un camorrista o un mafioso. Questa è l’Italia dei grillini. Questa è l’Italia dove chi indossa una divisa ancora si sacrifica. E paga con la vita per un governo di incapaci.