Variante Omicron, pronta la nuova campagna vaccinale: si parte dagli Over 50

La variante Omicron sta creando alcuni piccoli problemi, tra cui un inaspettato rialzo dei contagi da Covid-19. Fortunatamente presentano quasi tutti sintomi lievi o sono asintomatici. Il governo ha però già pronto un piano per somministrare il vaccino contro questa variante a partire dall’autunno.

Variante Omicron, pronta la nuova campagna vaccinale
L’obiettivo è quello di endemizzare il virus, ma per farlo sarà necessario fare almeno un richiamo di vaccino annuale contro il temibile Covid-19. Al momento i giovani non sono ancora interessati a questa quarta dose o per alcuni addirittura quinta dose. Le fasce d’età che saranno chiamate per ricevere questo vaccino, per ora, sono gli Over 50 e tutti coloro per definizione “fragili”.

Questo nuovo vaccino è stato pensato proprio per contrastare Omicron e tutte le sue sottovarianti.

Dove si vaccineranno le persone?
Un tema molto importante, al di là del piano vaccinale che sarà pronto per luglio ed inizierà nell’autunno 2022, è quello della logistica. Dove saranno distribuiti i vaccini? Chi si occuperà di vaccinare? Con la fine dello stato d’emergenza nel marzo 2022, molti hub vaccinali sono stati chiusi e le questioni sanitarie sono state affidate nuovamente alle regioni.

Ad occuparsi del nuovo piano vaccinale vi sono, oltre alle regioni, anche il ministero della Difesa e il ministero della Salute. Molto probabilmente qualche centro vaccinale potrebbe essere riaperto, ma si cercherà di fare affidamento principalmente sul Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e anche sui i medici di famiglia.

I vaccini bivalenti
Una grande questione è quella relativa ai vaccini bivalenti. Questi potrebbero essere autorizzati ed utilizzati già a partire dal mese di settembre 2022.

Il vaccino bivalente protegge sia contro la forma orginaria del virus, ossia quello di Wuhan che dalle altre varianti fino ad Omicron 1. Verso l’autunno, come già accennato prima, sarà invece disponibile un vaccino specifico contro Omicron 5. Il quotidiano La Repubblica ha riportato le parole di Andrea Cossarizza, immunologo di Modena. Il dottor Cossariza ha dichiarato che “quando si usa il bivalente, due più due fa cinque. Nel senso che questo vaccino fa produrre molti più anticorpi di quelli che si avrebbero somministrando un prodotto pensato contro Wuhan e uno contro Omicron“.

I casi di reinfazioni spiegati dal dottor Cossarizza
Per quanto riguarda coloro che si infettano con Omicron 5 dopo aver contratto anche Omicron 1, l’immunologo modenese ha spiegato che “un vaccino pensato contro Omicron 1 dovrebbe essere capace di coprire tutte le sottovarianti. È vero che adesso qualcuno si infetta di nuovo con la 5 anche se ha avuto la 1 ma sono passati anche sei mesi. Nel malato l’immunità sparisce, anche piuttosto velocemente. Cosa diversa sono i vaccini“.