“UN LUTTO DEVASTANTE”. GIANCARLO GIANNINI, LO STRAZIANTE ANNUNCIO È APPENA ARRIVATO

Classe 1942, nato a La Spezia il 1 agosto, Giancarlo Giannini è uno dei più grandi attori italiani viventi, oltre che regista, produttore, sceneggiatore e musicista.

Una carriera, la sua costellata di successi che, grazie al suo talento, lo ha portato a ricevere, nel 2002, il premio come miglior attore al David di Donatello per il film Ti voglio bene Eugenio. Ma la sua vita, oltre che di grossi riconoscimenti, è caratterizzata da momenti davvero drammatici che è stato lui stesso a raccontare.

IL DRAMMATICO RACCONTO DI GIANCARLO GIANNINI

Giannini, ai microfoni di Ti sento, programma condotto da Pierluigi Diaco, andato in onda martedì 10 maggio su Rai2, ha ricordato l’immane tragedia avvenuta nel 1987: l’improvvisa morte del figlio primogenito Lorenzo, di 19 anni e mezzo, a causa di un aneurisma. Nel faccia a faccia con Diaco, ha riaperto quell’enorme ferita, lasciandosi andare ad un toccante sfogo. “Vedere morire un figlio è una cosa terribile”, ha dichiarato l’attore. Un lutto che gli ha cambiato per sempre la vita, come lui stesso ha confessato in svariate interviste. Giannini ha spiegato che: “Se n’è andato per un aneurisma, non so neanche come si chiami, voglio anche cancellare questa parola, è una vena che scoppia”.

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All’epoca Giancarlo Giannini stava girando un film a Milano assieme al collega Vittorio Gassman. Appena appresa la notizia, si mise immediatamente a bordo del primo aereo disponibile e volò a Roma per raggiungere il figlio in fin di vita e il resto della sua famiglia. “Capii che forse non c’era più nulla da fare. L’unica cosa che potevo fare era quello in cui credo: io credo nel mistero, credo in Dio, prego la notte sempre, sono fatto così. E quindi credo anche che la morte non sia questa cosa terribile. Certo è terribile per chi ci lascia, che è quello che si dice sempre ‘perché lui e non io?’. Vedere morire un figlio è una cosa terribile, però devi anche scontrarti con chi hai vicino”. Sono queste le struggenti parole di Giannini-padre che, commosso, fatica a raccontare il giorno più brutto della sua vita.

L’attore, poi, ha raccontato un aneddoto molto significativo: “Mi ricordo che dissi a Flavia (l’altra figlia, ndr) “sta meglio lui di noi”, perché ci credo, ci credo nelle cose, quindi l’ho detto anche con sincerità. E lì se non hai, quello che si dice in semplici parole “i piedi per terra”? Noi siamo degli uomini, siamo delle piccole cose, meravigliose però eh, meravigliose! Se tu riesci a stabilire dentro di te un mistero, che cos’è il mistero? Una parola difficile… però non devi penetrarlo, perché non ce la farai mai”. Un frammento ancora più personale di quel periodo che Giancarlo ci ha concesso di ascoltare.