Ucraina, intensi bombardamenti nella notte: Russia apre corridoi umanitari

Nella giornata di sabato 5 marzo, intorno alle ore 15.00, si sono riunite in piazza San Giovanni alcune decine di migliaia di persone. Stando a quanto si apprende, secondo la questura sarebbero state 20mila le persone che sarebbero scese per le strade a manifestare contro la guerra, mentre secondo gli organizzatori del maxi-evento sarebbero stati circa 50mila i manifestanti.

Molte le associazioni, le organizzazioni, ma anche i sindacati presenti. Non c’era invece Cisl che si è dissociata. Il sindacato – aveva spiegato – “Non può riconoscersi in una parola d’ordine come ‘neutralità attiva’ che in tutta la sua ambiguità rischia di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici, oppressi e oppressori”, si legge dal sito web.

Guerra Ucraina, alla manifestazione di Roma migliaia di persone esibiscono le bandiere della pace
“Stop war, stop Putin”, sono queste le quattro parole che hanno rieccheggiato per le strade nel corso della manifestazione.

Il corteo che era partito da piazza Esedra si è diretto verso piazza San Giovanni. A fare da sfondo le bandiere colorate della pace e i moltissimi cartelloni che hanno chiesto un cessate il fuoco. All’evento organizzato dalla Rete italiana per la pace hanno preso parte enti quali Emergency, Greenpeace, Legambiente, Libera, Arci o ancora Acli. Tra i sindacati si segnala invece la presenza di Cgil e Uil.

Landini: “Esprimiamo solidarietà al popolo ucraino”
Nel frattempo dal palco della piazza della Capitale il segretario della Cgil Landini ha colto l’occasione per esprimere grande solidarietà al popolo ucraino. Ha poi aggiunto: “La nostra solidarietà va anche al popolo russo che manifesta per la pace nonostante il rischio di essere arrestati […] la guerra non si combatte con la guerra. È il momento non di armare ma di disarmare il mondo. È il momento che l’Onu faccia la sua parte”.

Beatrice Finh (Ican): “Abbiamo il vero volto della deterrezza nucleare”
Tra le persone intervenute all’evento era presente anche Beatrice Finh, direttrice esecutiva della Ican (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons). Finh durante la sua riflessione ha dedicato un ampio spazio alle armi nucleari: “Come si sopravvive a una bomba nucleare? Questi sono alcuni dei messaggi reali che ho ricevuto la scorsa settimana. In tutto il mondo, le persone hanno di nuovo paura delle armi nucleari, cercano su Google cosa succede quando esplode una bomba nucleare. Questa settimana abbiamo visto il vero volto della deterrenza nucleare: terrore, ricatto”, sono le parole riportate da Sky Tg24.