Trovato cadavere di donna dove è sparita la mamma dj

 

Continuano le ricerche della 43enne Viviana Parisi, dj in arte conisciuta come “Express Viviana”, scomparsa da ormai sei giorni insieme al figlioletto di soli 4 anni Gioele.

La donna era stata vista salire col bambino a bordo della propria auto, una Opel Corsa, prima di sparire nel nulla.

La vettura è stata poi rinvenuta in zona Caronia (Messina), ma gli inquirenti incaricati di condurre le indagini non sono riusciti a trovare alcuna traccia della donna e del minore. Tante le piste seguite dagli investigatori, dalla fuga al sequestro di persona. Fra le ipotesi, infatti, c’è anche quella della volontà della Parisi di lasciare la Sicilia e fare ritorno a Torino, sua città natale, dove abita ancora sua madre.

In queste ultime ore, tuttavia, è arrivata una nuova notizia che ha gettato i familiari dei due scomparsi nella più totale disperazione. Nei boschi di Caronia, infatti, è stato rinvenuto il cadavere sfigurato di una donna. Ad effettuare il ritrovamento i vigili del fuoco che setacciavano l’area insieme ai cani molecolari.

Il corpo è irriconoscibile, perciò, ancora non è possibile stabilire se si tratti davvero della 43enne. Il marito di Viviana Parisi ha riconosciuto sul cadavere i vestiti (un paio di jeans corti, una t-shirt e delle scarpe bianche) che la donna indossava il giorno della scomparsa, ma il corpo è in stato di decomposizione, sarà necessario l’esame del dna per l’identificazione. Nessuna traccia del bambino nella zona.

Gli inquirenti non hanno ancora rilasciato delle dichiarazioni a riguardo. Nel corso della giornata di ieri, inoltre, è stata denunciata la scomparsa di un’altra donna, coetanea di Viviana: si tratta di F.P., di Castel di Lucio. Il cadavere trovato nei boschi, dunque, potrebbe non essere quello della Parisi. Attualmente sono in corso gli accertamenti per risalire all’identità del corpo.

Intanto sono sempre più numerosi gli appelli lanciati dai familiari della 43enne scomparsa, che invitano la donna a fare ritorno a casa insieme al piccolo Gioele. Intervistato da “La Stampa”, il pubblico ministero Angelo Cavallo ritiene l’ipotesi della morte la meno probabile. “Non escludiamo alcuna pista nè alcuna ipotesi dal gesto estremo all’allontanamento volontario. Il primo posto dove abbiamo cercato è stato il viadotto autostradale successivo al punto dell’incidente, nell’ipotesi del suicidio. Non c’è niente”, ha chiarito il pm. L’ipotesi della morte “è possibile, e non siamo ancora riusciti a ritrovarli. Ma per quanto e come li stiamo cercando, è un’ipotesi che ha l’1 per cento di probabilità. Io mi auguro che chiami, e che dica che stanno bene”.

“È uno dei casi più difficili che mi sia trovato ad affrontare”, ha ammesso Cavallo, come riferito da “La Stampa”. “Ci sono venti minuti di buco tra il momento in cui è uscita e il momento in cui è rientrata. Dal suo paese, Venetico, ha raggiunto Milazzo. Qui, anziché fermarsi come aveva detto al marito, ha imboccato l’autostrada in direzione Palermo ed è uscita allo svincolo di Sant’ Agata, senza pagare il pedaggio. A Sant’ Agata non sappiamo cos’abbia fatto per venti minuti, poi si è rimessa in marcia fino al punto in cui è accaduto l’incidente in autostrada”.

Nel frattempo è stata rintracciata l’altra donna scomparsa, trovata nel corso della giornata odierna a casa di una sua amica, a Sant’Agata di Militello. Proprio per questo gli inquirenti stanno intentensificando le indagini: stasera la polizia ha raggiunto la casa del coniuge di Viviana, provvedendo a sequestrare il computer della donna ed altri effetti personali.

 

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