Toninelli: “Salvini? Un nano sulle spalle di chi lavora”

 

“Salvini fa il polemizzatore quotidiano. Prima mi attacca, poi nelle sue dirette elogia il lavoro che ho fatto, come i 50 miliardi sbloccati al Cipe o il via libera alla Cuneo-Asti.

Come diceva un filosofo, sembra un nano sulle spalle dei giganti che lavorano. Come si ferma la Tav? In Parlamento”. Così il ministro deli Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, in un’intervista al Corriere della Sera. Un colloquio dove l’esponente pentastellato replica al vicepremier leghista che appena 24 ore prima lo aveva definito “non all’altezza di gestire le infrastrutture in un Paese bello ma difficile come l’Italia”. Prima, però, il ministro del M5S ha parlato della Tav, opera che mette a rischio la stabilità del governo con i pentastellati disposti a tutto pur di bloccarla. Ma come?

“Tav? Si ferma in Parlamento”
“La Tav? Si ferma in Parlamento, essendo il frutto di un accordo italo-francese ratificato dall’Aula. Vedremo chi si metterà insieme per portare avanti quest’opera. Un’opera negativa e lo capiranno tutti negli anni a venire”, spiega Toninelli, che poi ringrazia il premier Conte “per il suo impegno di mediazione e per il suo lavoro diplomatico con la Francia”, malgrado sia stato proprio il presidente del Consiglio a sbloccare l’opera. “Ma è grazie al mio lavoro – rivendica Toninelli – che si passerà forse dal 40 al 55% per il finanziamento dei lavori transfrontalieri dell’Unione europea e da uno a oltre due miliardi di euro per la tratta italiana. La nostra mozione verrà respinta? Non importa che ci siano poche chance”. E ribadisce: “È un’opera negativa, lo capiranno tutti”.

“Salvini? Un nano sulle spalle di giganti”
Poi l’affondo: “Salvini fa il polemizzatore quotidiano. Ma si contraddice da solo. Prima mi attacca, poi nelle sue dirette elogia il lavoro che ho fatto, come i 50 miliardi sbloccati al Cipe o il via libera alla Cuneo-Asti. Come diceva un filosofo, sembra un nano sulle spalle dei giganti che lavorano. Al posto di fare polemiche pensi a indicarci due sottosegretari per il ministero. Abbiamo visto che fine hanno fatto quelli che aveva messo”. Il riferimento di Toninelli è ai leghisti Armando Siri ed Edoardo Rixi, che si sono dimessi per alcuni problemi giudiziari. Ma le critiche alla Lega non si fermano qui. Il ministro dei Trasporti sminuisce il lavoro di Salvini, alla guida di un Ministero, quello degli Interni, che non è “complicato come quelli che abbiamo io e Di Maio, con crisi aziendali e dossier sui cantieri chiusi da sbloccare”. Eppure, per Toninelli l’alleanza M5S-Lega può andare avanti, a patto di farla “finita con le polemiche e gli attacchi e si riprende a lavorare con onestà intellettuale”. In questo caso, aggiunge il ministro, “non vedo alcun tipo di problema. Non ritengo che ci siano rischi di frattura, il Movimento rimane la forza politica più sana che ci sia”.

Salvini: “Gli attacchi quotidiani del M5S mi dispiacciono”
Le parole di Toninelli non sono passate inosservate dalle parti di via Bellerio. In un post su Twitter, Salvini ha commentato: “Gli insulti di Renzi, della Boschi e del PD mi divertono, gli attacchi quotidiani dei 5Stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?”.