TG1, L’ANNUNCIO CHOC IN DIRETTA TV: “UCCISA CON SEI COLPI DI PROIETTILE”

Classe 1966, Elisa Anzaldo, giornalista professionista e volto noto del Tg1, è indubbiamente bravissima. Tenace, determinata, dal carattere forte, amatissima dal pubblico da casa, di esperienza ne ha vendere.

Una lunga gavetta, la sua, iniziata con le emittenti locali, sino all’approdo in Rai. I più attenti osservatori la ricorderanno al timone di Uno Mattina dal 2006 al 2008, sino al Tg1.

Prima l’edizione delle 21:30, in seguito l’edizione delle 20:00,sospesa per motivi politici in seguito ad una battuta ironica su Giorgia Meloni. Elisa Anzaldo, che a si ami o che la si odi, è indubbiamente una giornalista che le cose non le manda certo a dire.

Solo pochi mesi fa, ad agosto, mentre era impegnata nella rassegna stampa delle 7:00 di mattina, ha interpellato il suo ospite in studio, Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport, chiedendogli di parlare della fede calcistica di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e trionfatrice, che dir si voglia, delle elezioni di domenica 25 settembre.

La Meloni ha più volte detto di tifare per la Roma ma dalle chat dei primi anni 2000, quindi precedenti all’ avvento di Facebook, si dichiarava tifosa della Lazio. Il caso, in men che non si dica, è diventato di dominio pubblico e centro di polemiche, dopo una battuta ironica della conduttrice.

Barbaro, interpellato, ha dichiarato: “Se peccato è, in questo caso non è il peggior peccato di Giorgia Meloni” e la Anzaldo, in contro risposta, dopo aver sorriso, ironicamente, ha detto: “Ce ne sono stati altri”. E’ bastato questo per accendere una miccia, conclusasi con le scuse in diretta della professionista alla politica.

La Meloni, su Twitter, ha posto fine alla questione, scrivendo: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non la scaglierò certo io su Elisa Anzaldo per una battuta sui miei molti ‘peccati’ mentre conduceva la rassegna stampa del Tg1 Mattina”. Pace fatta, insomma, tra le due. Come se non bastasse, Stefano Lorenzetto, nella sua rubrica in cui dà la caccia agli strafalcioni dei suoi colleghi, ha messo in evidenza un altro strafalcione della povera Elisa.

Cosa è accaduto stavolta? La giornalista, parlando di Hadis Najafi, ragazza divenuta simbolo delle proteste in Iran, ha dichiarato: “È stata uccisa con sei colpi di proiettile“. Stefano Lorenzetto, riprendendo il dizionario della lingua italiana, ha sottolineato come esso contempli come mortali i colpi di pistola, fucile, cannone, pugnale, bastone, ma non i colpi di proiettile.

Lo scivolone dell’Anzaldo, proprio nel tg di punta del servizio pubblico, l’edizione delle 20:00, è stato descritto da Lorenzetto dettagliatamente: “Esordio della conduttrice Elisa Anzaldo nel Tg1 delle ore 20: “Lei alle mie spalle è Hadis Najafi, la ragazza con la coda bionda, simbolo delle proteste in Iran. È stata uccisa con sei colpi di proiettile”. Il dizionario contempla come letali i colpi di pistola, di fucile, di cannone, di pugnale, di bastone, di grazia. Il proiettile che batte un colpo ci mancava”. 

Insomma, la Anzaldo stavolta avrebbe utilizzato un’espressione poco corretta. Ovviamente la domanda che ci si pone, dinnanzi all’ennesima figuraccia rimarcata da Lorenzetto, verte sulla possibile reazione dei vertici della Rai di fronte al nuovo “errore” della giornalista. Cosa accadrà stavolta? Sarà l’inizio di una nuova bufera dalla quale doversi difendere?