TERMOSIFONI, È ALLARME IN ITALIA: SCATTANO MULTE FINO A 3MILA EURO. ATTENZIONE SE LO FAI

Come si sa in questi mesi il mondo è attraversato da un’altra crisi economica e sociale molto diversa da quella avvenuta con la pandemia di Covid-19: se la prima emergenza è ormai quasi alle spalle, davanti a noi c’è quella causata dalla crisi in Ucraina. In questo senso, le sanzioni alla Russia da parte dell’Occidente, hanno portato Mosca a rispondere. Visto che l’Europa compra molto gas dalla Russia la diminuzione delle forniture da parte del Cremlino rischia di creare serie difficoltà nel “Vecchio Continente”.

Ormai è quasi certo che il prossimo inverno, questo sempre se la crisi dovesse perdurare, sarà difficile sul piano energetico. Per questo anche il Governo italiano sta cercando una soluzione al problema, soluzioni che potrebbero non piacere agli italiani, che quindi dovranno fare i conti con altre restrizioni. Vediamo di cosa si tratta.

ATTENZIONE AI TERMOSIFONI

Al momento gli stoccaggi di gas nel nostro Paese proseguono, ma la situazione si potrebbe fare molto difficile se la Russia decidesse di tenere chiuso ancora il gasdotto Nord Stream. Ufficialmente la rete in questione è chiusa per motivi di manutenzione, ma c’è chi teme sia una mossa di Putin per non far arrivare il gas in Europa.

Il ministro Cingolani da settimane sta studiando un piano ad hoc che si baserà sul risparmio energetico. Il primo accorgimento consistetà sicuramente nell’abbassare i termosifoni di un grado, da 20 a 19, regola che varrà per tutti, sia per gli uffici pubblici che per le abitazioni private. Se non dovesse bastare ciò si arriverà a 18 gradi. Eventualmente potranno esserci anche altre restrizioni, come ad esempio spegnere la pubblica illuminazione per un certo numero di ore al giorno (a notte fonda sicuramente) o le vetrine dei negozi a partire da un orario prestabilito quando essi sono chiusi.

Resta il nodo controlli: anche a questo sta lavorando il Governo. Da quanto si apprende i controlli saranno a campione soprattutto in quegli edifici che hanno il riscaldamento centralizzato. Le multe saranno salatissime per chi verrà sorpreso con una temperatura maggiore di quella consentita. Secondo la direttiva europea le sanzioni potranno andare da un minimo di 500 ai 3.000 euro.