Tampone farsa sui migranti, la verità sui test del ministero

Esplode la polemica in Abruzzo dopo la notizia relativa a 5 migranti trovati positivi a Vasto, in provincia di Chieti.

Qui all’interno dell’hotel Continental erano stati trasferiti alcuni degli ultimi sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi. Secondo quanto fatto sapere dalla Regione Abruzzo nelle scorse ore, dal Viminale era arrivata rassicurazione che tutti i migranti fossero negativi al coronavirus.

I controlli infatti erano stati fatti a Lampedusa, così come da protocollo. Nonostante la comunicazione da parte del ministero dell’Interno, le autorità abruzzesi hanno comunque voluto effettuare un nuovo tampone su ognuno dei migranti, in tutto 42, che sono stati mandati in provincia di Chieti. Ed è in questo frangente che è uscita fuori la poco gradita sorpresa: cinque tamponi hanno dato un esito diverso rispetto a quello comunicato alle autorità sanitarie della Regione Abruzzo.

“La nostra attenzione massima dedicata alla tutela della salute – ha commentato a caldo il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio – ha portato a effettuare i tamponi ai 42 migranti arrivati da Lampedusa e ospitati all’hotel Continental di Vasto. Il risultato emerso ha evidenziato che 5 migranti sono positivi e un tampone dovrà invece essere effettuato nuovamente perché dubbio”.

Da qui il dito puntato da parte di Marsilio nei confronti di chi doveva vigilare e non l’ha fatto: “Rimane lo sconcerto – ha infatti dichiarato il presidente dell’Abruzzo, con riferimento all’opera del Viminale – per la leggerezza con cui queste persone vengono fatte viaggiare attraverso le regioni italiane dopo controlli che non sempre sono veritieri”.

I precedenti

Del resto, dopo quanto accaduto a luglio in altri episodi simili molte regioni del sud e del centro Italia che ricevono migranti trasferiti da Lampedusa applicano una certa prudenza prima di considerare realmente negative le persone ricevute. Il 21 luglio scorso ad esempio, in Basilicata sono stati scoperti 36 migranti positivi tra coloro che erano sbarcati pochi giorni prima a Lampedusa. E anche in quel caso c’erano state rassicurazioni sul fatto che non c’erano rischi relativi a possibili contagi da coronavirus.

Più volte gli amministratori locali hanno evidenziato la necessità di effettuare controlli più accurati prima di procedere con i trasferimenti dalla Sicilia. Appelli rivolti in primis al ministero dell’Interno. I controlli sanitari e i tamponi vengono sì fatti dalle autorità sanitarie siciliane, ma la decisione di trasferire i migranti da una località a un’altra è presa esclusivamente dal Viminale. E a volte è già capitato che, dopo un primo tampone risultato negativo a Lampedusa, successivamente quando già i migranti sono risaliti lungo lo stivale a un secondo controllo l’esito è contrario. Questo perché non sempre i controlli possono risultare affidabili oppure perché, molto più semplicemente, il virus è possibile che si sviluppi soltanto alcuni giorni dopo un primo tampone.

Le affermazioni di Marsilio vanno dunque in questa direzione, nel chiedere cioè maggiore cautela da parte del ministero dell’Interno ed evitare situazioni come quella scoperta nelle scorse ore a Vasto. Intanto le autorità abruzzesi hanno specificato che tutti i migranti positivi sono stati isolati, nel rispetto del protocollo di sicurezza.

La reazione di Giorgia Meloni

Sulla questione emersa in Abruzzo si registra anche un intervento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Sconcertante la denuncia del governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia – si legge sul profilo social della deputata – il Ministero dell’Interno aveva assicurato che sui 42 immigrati sbarcati a Lampedusa e mandati in un albergo di Vasto erano stati fatti i tamponi e che erano risultati negativi al Covid-19. Falso: dopo un secondo tampone, 5 immigrati sono risultati positivi”.

“La sinistra insegue gli italiani con i droni – ha concluso Giorgia Meloni – impone regole severissime anti-contagio agli italiani e poi lascia girare indisturbata per l’Italia gente venuta da chissà dove e senza assicurarsi che non rappresentino un rischio per la salute. Un governo di irresponsabili: i veri negazionisti del virus”.