Strage della Marmolada, la prova del Dna identifica tutte le vittime

Strage della Marmolada, i Ris dei carabinieri mantengono la promessa e la prova del Dna identifica tutte le vittime: il recupero delle 11 persone morte nel disastro è stato portato a termine nel giorno del lutto. L’Ansa spiega che nella tarda mattinata di oggi, 9 luglio, sono stati recuperati i resti dell’ultima persona che risultava ancora dispersa.

In questo caso il corpo è ora in fase di identificazione ma c’è un risultato netto, per quanto mesto: tutte le vittime finora accertate della strage sono state recuperate.

Marmolada, il Dna identifica le vittime

AdnKronos ha spiegato che grazie alla prova del Dna è stato possibile identificare tutte e 11 le vittime. Questo significa che la strage ha un bilancio definitivo reso possibile dal lavoro a marce forzate dei laboratori del Ris di Parma.

Ovviamente le ricerche non si arrestano e fino a mezza mattina i soccorritori sono tornati con le unità cinofile sul posto, poi hanno lasciato campo ai droni. Sono state aei le vittime identificate subito: tre veneti (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), una donna del Trentino (Liliana Bertoldi) e due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda).

Lavoro del Ris e “dispersi” che diventano vittime

A questi si aggiungono i “dispersi” fino a stamane: i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e il 22enne Nicolò Zavatta. Oggi i Comuni della Val di Fassa si stringeranno alle famiglie con  il lutto e il  sindaco di Canazei Giovanni Bernard ha detto: “Ringrazio le amministrazioni e le comunità locali per la vicinanza e la sensibilità che ci hanno dimostrato in questi giorni”.