**Rusedski elogia Alcaraz e analizza la nuova rivalità nel tennis maschile**
L’ex tennista Greg Rusedski ha espresso grande ammirazione per Carlos Alcaraz, sottolineando come il giovane spagnolo abbia già raggiunto traguardi straordinari che pochi altri nel circuito possono vantare. In particolare, Rusedski ha evidenziato come solo Roger Federer abbia fatto meglio di lui nei primi anni di carriera, con un record di 7 finali vinte senza sconfitte, rispetto alle 5 di Alcaraz. “È incredibile pensare a cosa ha realizzato così giovane. Carlos è secondo con un record di 5-0 in finali, un risultato che nemmeno Rafa Nadal è riuscito a raggiungere”, ha commentato l’ex tennista.
Rusedski ha anche analizzato le differenze tra Alcaraz e Jannik Sinner, soffermandosi sulla gestione dei momenti decisivi. Secondo l’analisi dell’ex numero 9 del mondo, la mancata freddezza di Sinner nei match point ha pesato nelle sconfitte contro lo spagnolo. “Guardate Sinner, ha esitato sui match point, Alcaraz no”, ha detto, sottolineando come l’approccio mentale rappresenti un punto su cui il giovane italiano deve lavorare per migliorare ulteriormente. Dopo cinque sconfitte consecutive contro Alcaraz, spesso in partite molto combattute, Jannik si trova di fronte alla necessità di trovare soluzioni per affrontare al meglio il suo rivale.
Tuttavia, Rusedski non si è limitato a evidenziare le differenze, ma ha anche voluto elogiare il talento straordinario dei due protagonisti. “Questi ragazzi sono speciali perché riescono a essere abbastanza rilassati da eseguire tanti colpi sotto pressione”, ha affermato, sottolineando il ritmo indiavolato della finale come esempio di questa capacità.
Per l’ex tennista britannico, la sfida tra Sinner e Alcaraz rappresenta la grande rivalità che il tennis maschile attendeva dopo l’era dei Big Three. “Guardo Sinner e Alcaraz e dico: ok, Sinner è il favorito in tutti i tornei sul cemento, anche se Alcaraz lo ha battuto agli US Open in quella partita epica. Guardate la terra battuta e l’erba e puntate su Alcaraz. Era esattamente ciò di cui il tennis maschile aveva bisogno: una grande rivalità dopo i tre grandi, e ce l’abbiamo fatta”, ha concluso Rusedski, evidenziando come questa sfida possa rappresentare il nuovo volto del circuito mondiale.
Un duello tra giovani talenti che promette di scrivere pagine importanti nel futuro del tennis, alimentando l’entusiasmo e la passione dei tifosi di tutto il mondo.**