SI TORNA ALL’ORA LEGALE: QUEST’ANNO SARÀ IN UNA DATA PARTICOLARE

 

In Italia dal 1916 in poi l’ora legale fu ripristinata e tolta svariate volte, fino a quando, ne 1966, entrò in vigore definitivamente, ossia non più a intermittenza e nel 1996 venne adottata con un calendario comune in tutta Europa, anche se il dibattito tra chi la vorrebbe e chi proprio non la sopporta e non ne vede, ad oggi, l’utilità, prosegue.

Tra coloro che non la reggono, c’è chi fa notare che, pur risparmiando in bolletta, ci sono comunque tanti apparecchi elettronici con cui dover fare i conti che consumano fortissima energia, rimanendo in funzione per parecchio tempo, proprio come i condizionatori. Alla luce di tutto questo, c’è chi ha pensato di abolire l’ora legale, che quest’anno cadrà in un giorno particolare.

Ebbene si, la data da annotare è il 31 marzo. Alle 2:00 di domenica 26 marzo, dovremo spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio, quindi dalle 2 alle 3 di notte per limitare al massimo i disagi. Questo passaggio significa più luce la sera e meno luce al primo mattino. Per pura casualità, il passaggio all’ora legale, quest’anno, coinciderà con la Pasqua che, come noto, ha una data mobile.

Il cambio d’ora va a comportare, dicono gli esperti, dei disturbi provvisori, legati ai ritmi sonno-veglia, per cui l’organismo umano potrebbe avvertire dei sintomi provvisori, anche piuttosto forti, come insonnia, stanchezza e irritabilità.

Per fronteggiarli, l’ora in cui ci si alza al mattino deve essere sempre la stessa, e va curata l’alimentazione, senza eccedere nell’uso di alcolici e nel consumo di cibo, specie se pesante, speziato, fritto, la sera. Tutti questi consigli permettono di riprogrammare in modo più semplice l’orologio interno dell’organismo. Si tratta di disturbi passeggeri che scompaiono nel giro di 2-3 giorni, quando l’organismo si è adattato.