SETTEMBRE 2022, LA NOVITÀ UFFICIALE CHE RIGUARDA GLI ITALIANI

L’Istituto Superiore di Sanità, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha messo a punto un documento riguardante le nuove linee guida Covid-19 per la riapertura delle scuole.

Come sappiamo, le restrizioni Covid scadranno il 31 agosto e, allo stato attuale, non sono previste proroghe. Ormai mancano davvero una manciata di giorni al rientro a scuola e, come ogni anno, saranno gli alunni dell’Alto Adige i primi a tornare tra i banchi. Per loro la campanella suonerà il 5 settembre.

Per la maggior parte delle altre regioni il ritorno a scuola è previsto per il 12 settembre e sono in tanti i genitori che si chiedono come dovranno comportarsi in questo nuovo anno scolastico che sta per iniziare, considerati i 3 anni di ondate pandemiche che hanno minato fortemente la routine dei nostri piccoli.

Il documento in questione, rivolto alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, è utile proprio per far chiarezza sulle regole attualmente vigenti, alle quali doversi attenere. Premettendo che, per l’anno scolastico 2022/2023, il rientro sarà decisamente più soft rispetto agli anni precedenti, le misure potrebbero intensificarsi nel caso, si spera di no, di aggravamento della situazione.

Tutto, insomma, dipende dalle intenzioni del virus che, quest’estate ci ha tormentato con la variante Omicron e che potrebbe evolversi ulteriormente, nella sua imprevedibilità. Comunque, vediamo più in dettaglio la situazione attuale.

Si torna in classe in presenza, mentre deve restare a casa solo chi ha la febbre superiore ai 37,5 gradi o è risultato positivo al test Covid. Chi è risultato positivo ed è in isolamento, non deve fare la Dad (didattica a distanza) che tanto ha creato polemiche tra i genitori per via dei problemi di connessione, difficoltà di concentrazione degli alunni, mancanza di quel rapporto diretto, face to face, tra alunni e insegnanti, indispensabile per apprendere più tempestivamente.

Vediamo le misure di prevenzione di base: la permanenza a scuola è consentita solo in assenza di febbre o con esito negativo del test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 . Ovviamente è doveroso igienizzare spesso le mani e continua a valere l’etichetta respiratoria, quindi l’utilizzo dei fazzoletti di carta per proteggere bocca e naso durante starnuti o colpi di tosse.

Veniamo ad un punto cruciale: mascherine si o no? Le FFP2 sono previste per il personale scolastico e per gli alunni fragili, ossia per coloro che rischiano di sviluppare forme severe di Covid. Per quanto riguarda la sanificazione delle aule, stando alle linee guida è prevista una sanificazione ordinaria periodica in assenza di casi di Covid. Se, invece, ci sono uno o più tamponi positivi,   prevista una sanificazione straordinaria.

Nelle nuove regole si indicano ancora ricambi frequenti d’aria in generale. In parole povere, anche quest’anno l’aria dovrà essere pulita aprendo semplicemente le finestre e ovviamente non sono mancate le polemiche. Se il i virus deciderà di aumentare la sua aggressività e contagiosità, la scuola deve comunque tenersi pronta, adottando misure rafforzate.

Tra queste: il distanziamento di almeno 1 metro dove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano; precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione, intensificazione della sanificazione periodica, l’uso di mascherine chirurgiche/FFP2 in posizione statica e/o dinamica da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica, concessione palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione, somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione, consumo delle merende al banco, frequente igiene delle mani.