Scoppia il caos in piazza a Roma contro il governo. “Il virus non esiste”. Settanta denunciati

Ancora tensioni nel pomeriggio durante la manifestazione del gruppo “Marcia su Roma” nel centro della Capitale. Una decina di persone ha provato a spingere un blindato della polizia che sbarrava la strada alla manifestazione. “Fateci passare”, hanno urlato i manifestanti agli agenti che erano schierati in tenuta antisommossa alle dietri al blindato. “Ci hanno spruzzato lo spray al peperoncino per disperderci”, hanno detto i manifestanti prima di lasciare la zona.

La manifestazione, organizzate da diversi gruppi riconducibili all’estrema destra, in particolare ‘Marcia su Roma’ e Casapound, in protesta contro il governo, era partita questa mattina. Tra loro anche qualcuno che indossa i ‘gilet arancioni’. Sono circa 70 i manifestanti identificati e che saranno denunciati dalla polizia per manifestazione non preavvisata. A molti di loro viene contestata anche la violazione del dpcm con le misure di contenimento per il coronavirus: alcuni provenivano da altre regioni mentre altri non avrebbero rispettato il divieto di assembramento.

Piazza Venezia e via del Corso sono state chiuse al traffico per la presenza di alcune centinaia di manifestanti, alcuni di loro si erano seduti a terra, così come sono state chiuse le aree nei pressi di piazza Colonna. Ingente la presenza di mezzi blindati della polizia e dei carabinieri, con le forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa per impedire l’afflusso verso Palazzo Chigi e Montecitorio.
Non ce lo fanno fare e noi da qui non ce ne andiamo”, gridavano i manifestanti con i megafoni, scandendo anche diversi “traditori” e vari insulti verso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Poi con le braccia alzate si sono avvicinati al cordone delle forze dell’ordine che gli sbarrava la strada urlando “Qui c’è gente che non mangia. C’è gente che non prende lo stipendio da 4 mesi. Abbiamo fame”. “Ci hanno fatto morire”, grida una donna di Bergamo.

“Il coronavirus è tutto un disegno politico, economico e sociale perché vogliono venderci alla Cina, Di Maio prima di tutti – proseguono – facendoci fare il vaccino e schedandoci. Il virus non esiste, per questo non mettiamo le mascherine, e intanto la gente muore di fame”.