MADONNA DI TREVIGNANO, IL COMUNICATO DEI FEDELI AL VESCOVO

Continua a tenere banco in Italia il caso della Madonna di Trevignano, salito alla ribalta negli ultimi anni per via delle vicende della presunta veggente Gisella Cardia. È conosciuta soprattutto per le sue apparizioni e le sue profezie che sostiene di ricevere dalla Madonna. Le sue visioni e i suoi messaggi sono stati oggetto di dibattito e di grande attenzione, soprattutto tra i fedeli cattolici.

Gisella Cardia ha raccontato di ricevere apparizioni e messaggi dalla Madonna, e molti devoti credono che le sue parole siano ispirate e autentiche. Tuttavia, è importante notare che le apparizioni e le profezie di veggenti come Gisella Cardia non sono riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica, e quindi sono soggette a interpretazioni personali e a valutazioni individuali da parte dei credenti.

Negli ultimi anni, in Italia, si è fatta conoscere al grande pubblico la veggente Gisella Cardia, autoproclamata veggente di Trevignano Romano, che sostiene di avere regolari visioni della Madonna ogni terzo giorno del mese. Da oltre cinque anni, questa veggente di origini siciliane condivide con i suoi seguaci profezie, la maggior parte delle quali non si sono avverate, e messaggi attribuiti alla Beata Vergine.

Il caso della veggente di Trevignano ha attirato inevitabilmente anche l’interesse delle stesse autorità religiose locali, che hanno subito avviato un’indagine per appurare la veridicità del fenomeno. Il verdetto è stato espresso ufficialmente lo scorso 5 marzo, quando il vescovo Marco Salvi ha firmato il ‘decreto Trevignano’, in cui è stata ufficializzata la ‘non soprannaturalità’ dei fenomeni in questione.

La diocesi ha stabilito espressamente il divieto, sia alla Cardia che ai fedeli, di recarsi sulla ormai celebre collina di Trevignano per pregare. In queste ore i fedeli hanno diramato un comunicato dai toni molto perentori al vescovo. Ha dell’incredibile quello che hanno riferito: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.

Il fenomeno delle apparizioni mariane costituiscono un tema di grande complessità e dibattito, poiché coinvolgono la sfera della fede, della spiritualità e della cultura in molte comunità religiose globali. Spetta naturalmente alla Chiesa Cattolica il verdetto ufficiale sulla veridicità o meno di questi fenomeni e, in merito alla veggente Gisella Cardia, sono stati fugati tutti i dubbi con il cosiddetto decreto Trevignano.

Seppur con un certo disappunto, la veggente ha accettato il responso del vescovo non presentandosi sulla collina di Trevignano, come gesto di apertura al dialogo con la Chiesa cattolica, sperando in una riconciliazione con il vescovo di Civita Castellana. Ecco il comunicato a sorpresa letto dai fedeli: “La Signora Gisella Cardia non sarà presente alla preghiera del 3 aprile 2024 per dimostrare fattivamente la sua comunione con la Chiesa cattolica. Così facendo, infatti, auspica di poter aprire un nuovo dialogo con il vescovo di Civita Castellana, monsignor Salvi”.

Incredibilmente, sono stati invece i fedeli a sfidare le istituzioni religiose ed il divieto imposto dal vescovo. Nella giornata di ieri, mercoledì 3 aprile, decine di fedeli si sono recati comunque a pregare sulla collina di Trevignano Romano, nonostante l’assenza della santona stessa.

Si sono ritrovati nel terreno di via Campo Le Rose, hanno pregato il rosario e, poco prima delle 15, l’orario presunto dell’apparizione, hanno osservato un minuto di silenzio. Dopo di che, sono andati via, esprimendo insulti ai giornalisti e disapprovando la decisione del vescovo.

C’è chi ha tuonato: “Digli al vescovo di fare le analisi che la Madonna ha pianto davanti a Barbara D’Urso“. Si fa riferimento alla celebre puntata di Pomeriggio 5 in cui la veggente fu intervistata proprio nella sua abitazione, dove una statuetta della Beata Vergine si mise a lacrimare proprio davanti all’inviata.