Salvini zittisce i centri sociali: ​”Squadristi figli di papà viziati”

Matteo Salvini non ha dimenticato l’attacco dei centri sociali. Giovedì sera, mentre veniva lanciata la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni, candidata unitaria del centrodestra alle regionali in Emilia Romagna, gli antagonisti hanno bloccato le vie vicine al Paladozza e si sono fronteggiate con le forze dell’ordine che hanno dovuto usare gli idranti per disperderli (guarda il video).

“A me piacerebbe che mentre noi siamo a proporre nelle piazze, nei teatri, nei palazzetti, nei ristoranti, nei cinema – ha commentato il leader della Lega durante una diretta Facebook – fuori polizia e carabinieri non dovessero usare lacrimogeni e idranti per tenere a bada dei figli di papà viziati e squadristi che dovrebbero andare a lezione di democrazia, di tolleranza e di rispetto”.

L’attacco di Bologna è solo il primo messo in calendario. Lì, ad aspettare Salvini e la Borgonzoni, c’erano sia le seimila “sardine”, che al grido “Bologna antifascista” e “Bologna non si lega” ha protestato contro la candidata del centrodestra, sia i violenti dei centri sociali, che ancora una volta ha cercato di scatenare la guerriglia urbana. Una violenza che il leader leghista conosce bene visto che negli ultimi anni i centri sociali lo hanno seguito ovunque andasse per cercare di zittirlo. Lunedì, a Modena, potrebbe replicarsi la stessa scena. Di sicuro le “sardine” torneranno a manifestare. “II nostro tentativo è di arginare questa onda leghista che sembrava inarrestabile”, ha spiegato all’agenzia Adnkronos il 32enne Mattia Santori, uno dei quattro che ha messo in piedi l’iniziativa di giovedì sera. Da lui, come dai big del piddì, non sono state espresse parole di disappunto per i violenti dei centri sociali. Anzi sono in molti, anche a Roma, a sobillare la protesta anti leghista.

Per Salvini, però, i violenti dei centri sociali sono una banda di “figli di papà viziati e squadristi” che, anziché mettere a soqquadro le città e attaccare le forze dell’ordine, “dovrebbero andare a lezione di democrazia, di tolleranza e di rispetto”. “È bello che poi vanno nelle piazze contro i nuovi fascisti che saremmo noi quando gli unici fascisti, gli unici squadristi sono quelli che fuori con la violenza, con le urla, con i petardi, con le bottiglie e con i sassi vorrebbero a impedire a presunti fascisti di esprimere pacificamente le loro idee”, ha continuato l’ex ministro dell’interno durante una diretta Facebook (guarda il video).

Durante la diretta su Facebook, Salvini è tornato a pungolare anche la sinistra che nei giorni scorsi si è fatta promotrice della commissione Segre contro l’odio e il razzismo. “A sinistra mi fa pena chi parla di antisemitismo e va a braccetto con chi brucia la bandiera di Israele”, ha commentato il leader del Carroccio promettendo di stare “sempre al fianco della democrazia israeliana, baluardo di civiltà nel Medioriente dilaniato da estremismi islamici”.