Sabrina Ferilli sull’aborto: “Dovrebbe essere un diritto garantito, dovrebbe”

 

Sabrina Ferilli ha preso una posizione chiara e netta sul tema dell’aborto. Tramite i suoi profili social, l’attrice ha condiviso un video che lascia poco spazio ai dubbi.

Sabrina Ferilli favorevole all’aborto

In teoria, in Italia l’aborto è legale dal lontano 1978. Ad oggi, però, in diverse zone del paese è impossibile interrompere la gravidanza, oppure le donne che decidono di compiere questo passo vengono trattate malissimo. Ci sono tanti ginecologi obiettori di coscienza e, come se non bastasse, l’attuale Governo Meloni vorrebbe cambiare la normativa. Tra i tanti personaggi del mondo dello spettacolo che si sono espressi in merito c’è anche Sabrina Ferilli. La posizione dell’attrice romana è chiara e netta.

La posizione di Sabrina Ferilli sull’aborto

Via social, Sabrina ha condiviso un video di Freeda sull’aborto e, a didascalia, ha scritto:

“Nel 2023 un paese democratico e civile abortire dovrebbe essere un diritto garantito. Dovrebbe, appunto”.

Una presa di posizione chiara e netta quella della Ferilli, che ha sottolineato quanto sia importante questo diritto.

Il contenuto del video condiviso da Sabrina Ferilli

Nel video condiviso da Sabrina Ferilli c’è la ginecologa e ostetrica Federica Brosio che spiega la situazione che si vive in Italia per quel che riguarda l’aborto e gli obiettori di coscienza:

“Ci sono varie sfaccettature della non abiezione di coscienza. Tu puoi fare semplicemente le ecografie, puoi fare gli ambulatori e i certificati, ma chi fa gli interventi sono veramente pochi. Siamo davvero pochissimi. Cosa penso dei medici obiettori? Credo che non dovrebbero fare i ginecologi. Perché il ginecologo ostetrico per antonomasia è colui che sostiene e supporta la donna. Quello che si preoccupa della salute delle donne e anche questo fa parte della salute della donna. Purtroppo le università più forti in Italia sono tutte religiose. Quindi essere obiettore ti garantisce più possibilità di carriera. Questa è la verità. In alcune strutture per entrare a lavorare tu devi sottoscrivere che sei un obiettore di coscienza e che sei sposato in chiesa e che non ti separerai. Quindi è comodo lavarsene le mani e andare avanti con la carriera”.