S.O.S DEGLI ESPERTI: POLMONI POST COVID E POLMONI DEI FUMATORI

Sono ormai quasi tre anni che il Covid ha fatto irruzione nelle nostre vite, devastandole. Come dimenticare le prime immagini dei camion dell’esercizio che, a Bergamo, sfilavano con dentro le bare dei contagiati dal virus che non ce l’hanno fatta?

Come dimenticare il dolore, lo strazio, la devastazione di chi non ha potuto salutare per l’ultima volta il proprio caro? Non è stato possibile, per via delle restrizioni imposte per preservare i contagi.

Scene surreali, notizie devastanti, riportate puntualmente da chi si occupa di cronaca, di intere famiglie sterminate, sino a quando, come sempre tra mille polemiche tra pro vax e no vax, è arrivato il vaccino, volto ad evitare che il Covid ci colpisca fatalmente o in modo molto severo.

Di tempo ne è passato e, con le sue varianti, lungi dall’essere un orribile ricordo, continua a tormentarci. Ci sono dettagli, però, che farebbero raggelare chiunque.

Perché, sin da quando il virus ci ha sconvolto la vita quotidiana, alimentando ansie e paure, in tanti sono gli studi condotti per capire meglio cosa accade dopo il contagio.

Bankhead-Kendall, assistente professore di chirurgia presso la Texas Tech University, a Lubbock, è un pezzo grosso; un esperto che è sceso in campo, sin dallo scoppio della pandemia, in prima fila. E’ stato lui a sostenere che è davvero raro, nell’analisi dei polmoni dei suoi pazienti contagiati dal Covid, trovare polmoni senza cicatrici dense, nel momento in cui viene eseguita una lastra a raggi X. 

Nelle foto a raggi X che mettono a confronto un polmone normale, un polmone di un fumatore e un polmone di un soggetto colpito dal Covid-19, Bankhead-Kendall, che ha scelto di condividere le sue analisi strumentali con CBS Dallas, è giunto a risultati da far rabbrividire chiunque.

I polmoni sani sono puliti con molto nero, costituito principalmente da aria; nei polmoni di un fumatore le linee bianche indicano cicatrici e congestione, mentre il polmone di un soggetto contagiato dal Covid è pieno di bianco. Il famoso chirurgo, osservando le radiografie di coloro che sono guariti dal virus, ha dichiarato: “O vedrete molte di quelle cicatrici bianche e dense o le vedrete in tutto il polmone”, aggiungendo: “Anche se non avvertite problemi ora, la vostra radiografia del torace indica che potreste avere problemi in seguito”.

Bankhead-Kendall ci ha voluto far capire che l’infezione da Covid produce danni che richiedono del tempo per guarire, per cui si dovrà attendere prima di riscontrare tale miglioramento nelle lastre a raggi X. Ovviamente le sue non sono parole molto rassicuranti. Ciò nonostante, ha voluto invitare chi ancora non lo ha fatto, a vaccinarsi.

Questa la sua frase che dovrebbe invitare a riflettere: “Non vi è alcuna implicazione a lungo termine di un vaccino che potrebbe mai essere così grave come le implicazioni a lungo termine del Covid”. Un invito, rivolto a chi deride sistematicamente coloro che aderiscono alla campagna vaccinale, a prendere seriamente i rischi e le conseguenze a lungo termine sulla salute, dopo il contagio.