Riccione, Alessia e Giulia Pisano: “Una voleva salvare l’altra”, gli ultimi drammatici istanti

Alessia e Giulia Pisanu sono state investite e uccise questa mattina all’alba da un treno dell’Alta Velocità diretto a Milano alla stazione di Riccione. Stando a una prima ricostruzione fornita da Leggo, gli ultimi istanti delle due sorelle, residenti a Castenaso nel Bolognese, sarebbero stati drammatici: ondeggiando, si sarebbero allontanate verso i binari, fino all’estremo tentativo di una che voleva salvare l’altra. Le forze dell’ordine sarebbero riuscite a capire cos’è successo grazie alle telecamere di sicurezza e alle parole dei testimoni, ancora sotto choc.

Una donna che ha assistito alla scena al Corriere Tv ha detto: “Verso le 7 sono entrate qui, era presto. Hanno chiesto del bagno ma non lo abbiamo il bagno. Poi sono andate via, ho sentito il titolare gridare, ho alzato lo sguardo e ho visto il Frecciarossa arrivare e una delle due ragazze era seduta sui binari mentre l’altra cercava di farla alzare: poi è saltato tutto, tutto”. Un altro testimone invece sarebbe stato avvicinato da una delle due ragazze prima della tragedia. “Mi ha detto che le avevano rubato tutto e che non aveva più nulla. Poi si è allontanata verso l’altra ragazza che aveva uno spolverino verde e gli stivali in mano”. Le due ragazze sono sembrate non essere in sé: probabilmente Giulia e Alessia erano preoccupate per il furto subito da almeno una delle due. L’altra invece il cellulare ce lo aveva ancora. E’ stato proprio quello a rendere possibile l’identificazione delle due vittime.

Ora Castenaso piange le due ragazzine. Il papà, titolare di un’azienda di trasporti e traslochi, è stato subito avvisato dalla polizia. “A volte credo che mia sorella sia la mia unica ragione di vita”, scriveva Giulia su Instagram. Le due erano parecchio legate. Giulia, 17 anni, la più grande, aveva i capelli lisci e neri; Alessia, anche lei capelli lunghi, era la più piccola, aveva 15 anni.