Referendum flop: affluenza al 30%, la destra attacca e festeggia il mancato quorum

I dati ufficiali parlano chiaro: con una partecipazione ferma attorno al 30%, i cinque referendum promossi da CGIL, PD, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra non hanno raggiunto il quorum necessario per la validitร . Un esito ampiamente previsto, ma comunque pesante per il fronte progressista, che sperava in una mobilitazione popolare capace di modificare norme su lavoro e cittadinanza.

Reazioni politiche e sociali

Fratelli dโ€™Italia non ha perso tempo e sui social ha pubblicato la foto dei leader del centrosinistra con la scritta โ€œAvete Persoโ€. Il messaggio, chiaro e diretto, recita: โ€œLโ€™unico vero obiettivo era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, perรฒ, sono stati gli italiani a far cadere voiโ€. Una risposta che mira a rafforzare la posizione del governo e a sottolineare come il risultato sia una vittoria politica per lโ€™esecutivo.

Anche la Lega commenta con soddisfazione il risultato, con la vicesegretaria Silvia Sardone che definisce la sconfitta โ€œdevastanteโ€ per i promotori dei referendum, tra cui Schlein, Landini e Conte. โ€œGli italiani hanno evitato, giustamente, di ascoltarliโ€, ha affermato, sottolineando come il voto abbia premiato la stabilitร  e il buon funzionamento delle politiche attuate.

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, il risultato rappresenta un chiaro messaggio politico: โ€œLe opposizioni hanno trasformato i referendum in un attacco al governo. Il risultato? Il governo Meloni รจ rafforzato, la sinistra indebolitaโ€. Fazzolari ha inoltre evidenziato come il voto abbia confermato la fiducia dei cittadini nelle scelte dellโ€™esecutivo.

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, ha invece puntato il dito contro lโ€™uso strumentale dello strumento referendario. โ€œLa disfatta รจ anche un segnale: la legge sulla cittadinanza funziona, il lavoro cresce, e il governo gode di fiducia. Ma soprattutto, i cittadini non vogliono che i referendum diventino strumenti di lotta partiticaโ€, ha dichiarato.

Il futuro del movimento sindacale

Nel pomeriggio, nella sede del comitato promotore a Roma, si attende una conferenza stampa di Maurizio Landini, leader della CGIL e primo firmatario di quattro dei cinque quesiti referendari. Il flop referendario potrebbe aprire una fase di riflessione anche allโ€™interno del sindacato, che si prepara a valutare i prossimi passi e a capire come rilanciare lโ€™azione politica e sociale.