RAGAZZA SI LANCIA DAL BUNGEE JUMPING MA LA CORDA SI SPEZZA: IMMAGINI FORTI

Sono in tanti coloro che amano il bungee jumping, consistente nel lanciarsi da un luogo elevato, dopo essere stati ben imbracati con una corda elastica. Gli amanti dello sport, coloro che sono a caccia di adrenalina, sanno benissimo quanto coraggio serva per poter fare un salto del genere.

Si tratta di uno sport estremo che vede Auckland, a nord della Nuova Zelanda come la meta prediletta dei più impavidi. I più spericolati, infatti, non vedono l’ora di saltare dalla Sky Tower, una delle torri più alte del mondo.

Si tratta di uno sport pericoloso, tanto che diversi stati hanno dichiarato illegale la disciplina, che è costata la vita a circa 400 persone da inizio anni Ottanta.

Non sono richieste attitudini particolari per fare bungee jumping ma i rischi vanno messi sempre in conto, questo è doveroso precisarlo, dato che la cronaca ci ha riportato di diversi casi di morti durante il salto.

Quando non tutto va come previsto, spesso per errori umani, l’epilogo è tragico, proprio come accaduto nelle scorse ore ad una 33enneoriginaria del Kazakistan.

La tragica notizia è rimbalzata, in breve tempo, sulle principali testate e sul web perché la donna, alle prese con il suo primo salto con il noto elastico, ha perso la vita sotto lo sguardo pietrificato del marito che stava filmando entusiasta per immortalare il momento.

Pare che la donna, madre di 3 figli, tutti minori di 14 anni, fosse impaurita alla sola idea di dover fare quel lancio ma, dopo diversi incoraggiamenti a compiere il volo, non appena ha ricevuto l’ok, è stramazzata al suolo dopo un volo di 30 metri, poiché la corda, fissata non adeguatamente, non ha retto il peso e ha ceduto. La tragedia si è verificata a Karaganda con la donna che si è schiantata dopo essersi lanciata dal tetto dell’hotel “Constellation”.

La ragazza, Yevgenia Leontyeva, non è morta sul colpo, ma quando i soccorritori sono giunti sul posto, si sono resi subito conto delle sue condizioni disperate. A nulla sono serviti tutti i tentativi di salvarla, così è deceduta in ospedale, dov’era stata trasportata d’urgenza per via della grave frattura del cranio, con lesioni cerebrali e più ossa rotte sul lato destro del corpo.

Per l’accaduto Alexander Muznikas, il gestore e istruttore dell’impianto di bungee jumping, è stato condannato a 4 anni di carcere, con l’accusa di omicidio colposo per non aver imbragato bene la vittima. Mia moglie si è schiantata davanti ai miei occhi” . Queste le agghiaccianti parole pronunciate in tribunale dal marito della signora Leontyeva, la vittima.

Ad incastrare l’istruttore anche la parole di alcuni testimoni che hanno assistito alla tragedia, che hanno descritto la paura fortissima della donna a lanciarsi. Le indagini sono arrivate alla conclusione che non sono state rispettate le norme di sicurezza e che il decesso è avvenuto per negligenza. Nel video che riprende la tragedia, si sente il partner della vittima sente urlare “Ti amo” pochi istanti prima del terribile schianto.