Prime crepe nel centrosinistra, Calenda contro Letta: “Non intendo andare avanti nell’alleanza con il Pd”

L’alleanza di centrosinistra non è neppure nata che già ha cominciato spaccarsi. Il leader di Azione, Carlo Calenda, infatti, ha deciso di rompere l’accordo con il Pd dopo l’intesa siglata da Enrico Letta con i Verdi, SI e Di Maio.

Intesta tra Letta e Vedi, SI e Di Maio: la nota di +Europa e il silenzio di Calenda

Le tensioni tra Pd e Azione sono ormai evidenti già dal pomeriggio di sabato 6 agosto, in seguito alla conclusione degli accordi siglati dal segretario dem Enrico Letta con i Verdi di Angelo Bonelli, Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Impegno Civico di Luigi Di Maio. Il silenzio, tuttavia, è stato rotto dai vertici di +Europa.

A questo proposito, dal partito fondato da Emma Bonino e Benedetto Della Vedova è arrivato il “forte apprezzamento” per l’intesa concordata dal Partito Democratico rispetto alla quale, nella giornata di sabato 6 agosto, Letta ha ribadito che il patto firmato con +Europa/Azione “sia un accordo di governo fondato sull’agenda Draghi e sulla collocazione europea e atlantica del nostro Paese”.

La segreteria di +Europa, poi, ha asserito di essere soddisfatta anche dal chiarimento fornito sulla natura delle altre alleanze, strette dal segretario del Pd solo a scopo elettorale e “finalizzate a non consegnare la vittoria a tavolino dell’alleanza guidata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini”.

Un altro nodo per quanto riguarda la neonata coalizione di centrosinistra riguarda l’esclusione del M5s. Letta, infatti, ha ribadito che il perimetro delle alleanze del Pd non andrà oltre quello stabilito nella giornata di sabato 6 agosto.

Prime crepe nel centrosinistra, Calenda contro Letta: “Non intendo andare avanti nell’alleanza con il Pd”

Nonostante la nota di +Europa, resta l’incognita Calenda. Nella giornata di sabato 6 agosto, il leader di Azione non ha rilasciato dichiarazioni in merito alle nuove alleanze del Pd ma ha espresso chiaramente la sua posizione nel pomeriggio di domenica 7 agosto, durante la sua partecipazione a Mezz’ora in più di Lucia Annunziata su Rai 3.

Nel corso della sua partecipazione al format, Calenda ha annunciato di aver deciso di uscire dalla coalizione di centrosinistra. Il leader di Azione ha dichiarato: “Non intendo andare avanti con l’alleanza. Vedremo se andremo con Renzi, farò scelte idealistiche”.

Nello studio di Rai 3, inoltre, il politico ha spiegato: “Una delle decisioni più sofferte prese da quando sono in politica. Pensavo che il Pd fosse contro il populismo becero sia di destra che di sinistra. Io non faccio politica per questo. Non intendo andare avanti con questa alleanza – e ha aggiunto –. Mi sono trovato fianco a fianco a persone che hanno inquinato il dibattito politico”.

Rispetto agli accordi presi con Letta, ha ricordato: “Avevo detto a Letta: ‘Cerchiamo di costruire un’alternativa di governo spalla a spalla’, ma man mano che le negoziazioni andavano avanti si aggiungevano pezzi che stonavano. Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno inquinato il dibattito politico italiano. Pensavo che Letta avesse imparato dal campo largo invece c’è stato un crescendo, che ha dimostrato come sarà la campagna elettorale, che non sarà contro la destra ma demolirà l’area liberale della coalizione”.

Calenda contro Letta, la reazione del segretario dem

Dopo l’annuncio di Calenda in diretta nazionale, il segretario del Pd Enrico Letta ha condiviso la sua reazione alle parole dell’alleato postando un tweet sul suo account Twitter ufficiale.

Nel post di Letta, si legge: “Ho ascoltato Calenda. Mi pare da tutto quello che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”.

 

La replica del leader di Azione al segretario dem

A margine della messa in onda di Mezz’ora in più di Lucia Annunziata su Rai 3, il leader di Azione ha deciso di rispondere al tweet pungente del segretario dem.

Su Twitter, infatti, Calenda ha scritto: “No Enrico. In verità eri tu. Buon viaggio e grazie comunque per la disponibilità a discutere”.

 

A fare eco a Carlo Calenda, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, entrate in Azione dopo aver detto addio a Forza Italia.

Mara Carfagna, su Facebook, ha scritto: “A testa alta per costruire una nuova casa per i liberali e i moderati, per i riformatori autentici, capaci di fare e non solo di promettere! Azione ha scelto di correre senza alleanze a sinistra. È una scelta difficile: dovremo batterci con un sistema elettorale fatto apposta per favorire gli estremismi. Ma è una scelta leale con gli elettori e giusta per i tanti italiani che chiedono coraggio e trasparenza. Saranno loro i nostri alleati, e sono certa che ogni giovane preoccupato per il suo futuro, ogni anziano che teme per la sua pensione, ogni imprenditore che guarda alla salute della sua azienda, tra poco si dirà: perché dovrei votare per chi da anni vende progetti irrealizzabili? Perché non scegliere chi vuol dare continuità al miglior governo dell’ultimo decennio, quello di Mario Draghi? Perché non scegliere Azione?”.

Su Twitter, invece, Mariastella Gelmini ha asserito: “Grazie al coraggio di Carlo Calenda da oggi l’Italia, tra la sinistra di Fratoianni e la destra filo Orbàn, avrà una proposta popolare, liberale e riformista, che guarda al metodo Draghi e mette il bene del Paese prima di qualsiasi calcolo elettorale. Forza Carlo, avanti insieme”.