PICCOLA DIANA, SARÀ VIETATO DURANTE I FUNERALI: ECCO COSA STA SUCCEDENDO

Oggi è il giorno dell’addio terreno alla piccola Diana Pifferi, proprio oggi, 29 luglio, in cui la bimba avrebbe compiuto un anno e mezzo. Questo che doveva essere un giorno di festeggiamenti, sarà, invece, un giorno tristissimo.

Dopo il caso della piccola Elena Del Pozzo, uccisa a coltellate dalla madre e sepolta in una buca, quest’altro figlicidio ha segnato profondamente il nostro Paese che si trova a dire addio ad un’altra vittima innocente, indifesa, abbandonata al suo crudele destino da colei che l’ha messa al mondo, la madre, Alessia Pifferi.

La 37enne, fanno sapere i due legali che la difendono, è nella sua cella di isolamento nel carcere di San Vittore, sorvegliata a vista per paura che possa compiere atti autolesionistici o che qualche detenuta possa aggredirla. Intanto avrebbe “persino” manifestato il desiderio di partecipare alle esequie di Diana, della figlia che ha lasciato morire di stenti.

E’ stata lei ad abbandonarla in casa per 6 giorni, con una canottierina, un pannolino e un biberon di latte, come se quel solo biberon avesse dovuto tenerla in vita, per tutti quei giorni.

Ora che l’orrore di questo decesso è venuto fuori, i parenti vogliono salvaguardarla, seppellendola lontano dal luogo in cui si è consumata la sua agonia e il suo decesso; lontana da Ponte Lambro.

Mentre la Pifferi, secondo quanto riportato dalla sua avvocata Solange Marchignoli, racconta questa vicenda come se non la riguardasse, vivendo una realtà parallela, oggi la bara bianca della piccola Diana arriverà nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese, per i funerali, previsti alle 15.

E’ prevista una grandissima folla, formata dai vicini, dai conoscenti, da tutti coloro che hanno a cuore questa immane tragedia e che vogliono salutarla per l’ultima volta. Date le alte temperature di questi giorni, l’amministrazione comunale sta assicurando che la cerimonia funebre venga eseguita sotto l’attenta supervisione del personale tenuto ad assicurare l’ordine pubblico.

Non è prevista la presenza dei giornalisti e fotografi, in un contesto così delicato per evitare la ressa, per rispettare la privacy della famiglia, devastata dal dolore, per rispetto, in primis, della storia atroce di questo piccolo scricciolo.

Intanto le mamme del quartiere in cui Diana viveva, hanno fatto una raccolta di denaro per la realizzazione di uno striscione con su scritto “Volerò sulle ali del mondo nel cielo infinito, resterò per sempre bambina, piccola Diana”. Una frase che va venire davvero i brividi se si pensa che questo meraviglioso angelo, che vediamo vestito di rosa confetto in una delle sue pochissime foto, tutto era fuorché amata, come tutti i bambini dovrebbero essere.

E tutto questo è dimostrato dal fatto che se n’è andata da sola, nel più completo degrado, con il suo corpo ritrovato dai soccorritori in condizioni orribili, nuda, con le dita violacee, gli occhietti semiaperti , il pannetto buttato via con i segni delle piaghe dei pannolini. Una martire, Diana, che ha lottato sino all’ultimo cercando di mangiare il cuscino, l’unica cosa che aveva con sé nel lettino da campeggio in cui ha trovato la morte.