Papa Leone si affaccia su Piazza San Pietro e piange: una scena che entra nella storia
La piazza di San Pietro esplode in un istante di commozione quando, per la prima volta, Papa Leone XIV appare sul balcone centrale, le mani strette sul petto e lo sguardo velato dalle lacrime. ร unโimmagine che rimarrร scolpita nella memoria dei fedeli: il nuovo Pontefice, eletto poche ore prima, non trattiene lโemozione nel rendere grazie a Dio e alla Chiesa universale per il dono di guidarla.
Nel suo discorso inaugurale, Leone XIV rompe subito gli schemi del cerimoniale canonico, parlando con voce rotta ma ferma allo stesso tempo. Ringrazia โi cardinali che hanno avuto fiducia in un uomo sempliceโ e si rivolge โa quanti attendono nella speranza un segno di consolazioneโ. Ma รจ nel richiamo alla solidarietร concreta che il suo messaggio assume un tono inequivocabile: chiede alla Chiesa di farsi โospedale da campo per i poveri, rifugio per gli affaticati, porta spalancata per chi cerca misericordiaโ.
Il nuovo Pontefice ricorda poi il valore dellโascolto: cita il Vangelo del Buon Pastore, invitando i sacerdoti a chinarsi โsui drammi delle periferie esistenzialiโ e a non temere di sporcarsi le mani nellโaccompagnamento di ogni singola anima. Nel passaggio dedicato ai giovani, Leone XIV esorta a un โcoraggioso protagonismoโ, offrendo la propria generazione โnon come spettatrice, ma come costruttrice di un mondo piรน equoโ.
Al centro del suo intervento, un appello alla pace: al termine della benedizione Urbi et Orbi, rivolge un pensiero speciale alle aree di guerra, invocando che โil grido dei popoli oppressi non rimanga inascoltatoโ e che la diplomazia internazionale trovi โstrade di riconciliazioneโ.
Mentre il sole tramonta sulla basilica, la commozione del Papa diventa simbolo di un pontificato che si annuncia profondamente umano, vicino alle ferite del mondo e deciso a far risplendere, nelle tenebre del presente, la luce di un Vangelo vissuto nella quotidianitร .