OMICRON 5: IL NUOVO SINTOMO CHE COLPISCE DURANTE LA NOTTE. ECCO COME SI MANIFESTA

Un’estate all’insegna del Covid, che non ci ha affatto mollato, anzi, che, con la sua variante Omicron, scientificamente nota come BA.5, sta dando prova di se con un crescendo di contagi che suscitano non poche preoccupazioni.

La Omicron 5 è stata identificata per la prima volta solo a febbraio 2022 in Sudafrica e ancora oggi esso rimane uo dei pochi Paesi a tenere alta la sorveglianza e il sequenziamento di Sars-Cov-2.

Parliamo di una variante molto contagiosa, ed è questa la sua pericolosità principale; il fatto che riesce a infettare persone già immunizzate. Il virus attacca pure le persone guarite che hanno sviluppato anticorpi, anche se è doveroso ribadire che chi si è sottoposto all’intero ciclo vaccinale è protetto dalle forme più gravi, quelle che portano in terapia intensiva, con esito anche letale.

Tra i sintomi maggiormente riferiti da chi è stato contagiato: febbre o febbricola, dolori muscolari, congestione nasale, risentimento intestinale, spossatezza, nausea, dolori alle gambe lamentati nei piccoli, spossatezza che mette alla prova il regolare svolgimento delle attività quotidiane.

Ma quanto durano questi odiosi sintomi? A questa domanda non si può rispondere in modo univoco, essendo influenzata da diverse variabili ma in genere una decina di giorni, prima della negativizzazione.

Non ci resta, se colpiti alla Omicron 5, che rassegnarci all’isolamento, come stanno facendo molti italiani colpiti dalla nuova ondata, dato che il caldo non sembra farle da deterrente. Accanto al lungo elenco di sintomi conosciti finora, se ne va a aggiungere un altro, scoperto di recente, dal professore di biochimica Luke O’Neill. La Omicron 5 porta con sé un altro sintomo che potrebbe manifestarsi di notte: la sudorazione notturna.

Per arrivare a questa constatazione, O’Neill ha raccolto le testimonianze di alcuni soggetti che, ancora prima di essere risultate positive alla variante, si sono svegliate sudatissime. Seppur in una stanza fresca, il loro pigiama era fradicio di sudore, così come le lenzuola del letto.

Questo nuovo sintomo, secondo il professore, è il risultato della collisione di Omicron 5 con il sistema immunitario. In parole molto più semplici, è la conseguenza diretta dell’ennesima mutazione del virus, che ha ancora una volta trovato il modo di sopravvivere e replicarsi.

Il professore ha aggiunto che, sebbene gli attuali vaccini offrano ancora una buona protezione, prima dell’ondata di Covid prevista in inverno, arriveranno nuovi vaccini. Secondo i dati Office for National Statistics, ora un britannico su 25 ha il Covid e 2,7 milioni di persone, in tutto il Regno Unito, sono risultate positive la scorsa settimana. Dati che devono farci riflettere perché, nonostante si tratti della cifra più alta degli ultimi 3 mesi, gli esperti ritengono che non è ancora stato raggiunto il picco, il quale potrebbe arrivare prestissimo.

Anche i ricoveri ospedalieri sono in aumento e sono raddoppiati in 15 giorni in 4 parti dell’Inghilterra: est, sud-est, Midlands e sud-ovest. Ora ci sono 11.878 pazienti ricoverati in tutta l’Inghilterra e 232 persone in terapia intensiva. Insomma, la situazione non è affatto semplice e va costantemente monitorata per evitare che il quadro possa ancora di più peggiorare, mettendoci di fronte a scenari come quelli che abbiamo già visto in questi ultimi anni.