OMICIDIO ELENA DEL POZZO, “ORA VI DICO TUTTA LA VERITÀ”: NUOVI AGGHIACCIANTI DETTAGLI

Il delitto di Mascalucia è uno dei più efferati degli ultimi tempi. A far orrore è che, ad uccidere la piccola Elena Del Pozzo, che avrebbe compiuto 5 anni il 12 luglio, sia stata sua madre, la reo confessa Martina Patti.

Sono ben 11 le coltellate che la donna ha inferto sul corpicino della figlia, per poi occultarne il cadavere nel terreno incolto, a pochi metri dalla villetta di via Euclide, dove vivevano.

Una morte, quella di Elena, che ha sconvolto l’Italia intera, dinnanzi alla confessione della Patti, arrivata poche ore dopo la messinscena del rapimento della bimba da parte di un commando di 3 uomini, di cui uno armato.

Non ha retto il peso di un incalzante interrogatorio, così ha prima indicato ai carabinieri dove poter ritrovare il cadavere della figlia, e poi di averla uccisa a coltellate, senza specificarne il movente, tra i suoi tanti non ricordo.

Un giallo, quello del massacro di Elena, che merita delle risposte, per darle un briciolo di giustizia, anche se nessuno potrà farla tornare in vita. Elena non avrà mai 5 anni, il suo tempo terreno è finito, barbaramente, il 13 giugno.

Martina Patti si trova rinchiusa nel carcere di Piazza Lanza, a Catania, sorvegliata a vista h24 per paura che possa compiere atti autolesionistici o subire aggressioni da parte delle altre detenute. Su di lei pendono accuse gravissime: omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere, mentre restano ancora tanti tasselli da mettere insieme: dove si trova l’arma del delitto, ossia il coltello da cucina con la quale ha ucciso Elena? Ha fatto davvero tutto da sola o esiste un complice? Qual è stato il movente del martirio?

Intanto, nel tentativo di ricostruire questo intricato puzzle, nel corso della puntata di Quarto Grado, condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, è stato intervistato Francesco, colui che la Patti stava frequentando da pochissimo e mai da sola, sempre in compagnia di altri amici.

Francesco che non ci sta ad essere definito compagno, si trovato catapultato a sua insaputa, in questa terribile vicenda di cronaca nera, e ha dichiarato: “Questa storia è un incubo”. Senza volerlo, si è trovato al centro degli screzi tra Martina e il suo ex, il padre di Elena, Alessandro Nicodemo del Pozzo.

La madre reo confessa, dopo aver visto sui social una foto di Alessandro con la nuova fidanzata, con la quale si stava rifacendo una vita, immediatamente, forse spinta dalla gelosia, una foto di lei accanto a Francesco. Proprio per far luce sul reale rapporto tra Martina e quello che, per tutti, è divenuto il nuovo compagno, il giovane ha rilasciato la sua versione dei fatti a Quarto Grado, chiarendo la sua posizione.

“Ho frequentato Martina solo per un mese e mezzo”, ha spiegato ai microfoni della trasmissione di Rete 4, aggiungendo:“Tra impegni lavorativi, studio e personali, ci siamo incontrati al massimo cinque o sei volte e in compagnia di amici. L’appellativo compagno mi sembra eccessivo e inappropriato. Questa tragedia mi ha stravolto, nemmeno in un incubo avrei pensato a una cosa del genere. Resta solo un immenso dolore per la perdita di una bambina innocente, non ci sono parole per descrivere lo sgomento che tutti stiamo vivendo in questi giorni. Non c’è un senso in quello che è successo, è una cosa contro natura”.