Omicidio Elena Del Pozzo, il gip su Martina Patti: “Freddezza spaventosa”

Sebbene ci sia la confessione della madre, l’omicidio di Elena Del Pozzo sarà un caso ancora molto lungo da risolvere. Ad aggiungere dettagli fondamentali per una pena decisiva nei confronti dell’assassina, sono le parole dei Giudice di Udienza Preliminare (gip) e del Procuratore.

Omicidio Elena Del Pozzo, il commento dei gip sulla madre: “Freddeza spaventosa”
Secondo il gip, Martina Patti, non ha bisogno di alcuna perizia psichiatrica, come chiedono i suoi legali, perchè al momento dell’omicidio era nel pieno delle sue funzioni cerebrali. La donna è apparsa fin troppo lucida, sia nel raccontare gli attimi prima del brutale omicidio, sia nei suoi continui “non ricordo” dopo l’omicidio. Secondo il gip Daniela Monaco Crea “c’è il concreto rischio che Martina Patti possa reiterare il reato“.

Anche il presidente dei gip di Catania si è espresso sulla vicenda affermando che “l’indagata è apparsa assolutamente lucida. Durante l’interrogatorio non ha manifestato alcun segno di pentimento o di dolore, come se avesse rubato un chilo di arance al supermercato”.

La piccola Elena è morta tra atroci sofferenze
Le indagini sono condotte dal Procuratore Carmelo Zuccaro che ha riportato gli ultimi minuti di vita della piccola Elena, sottolineando come la madre abbia cercato di depistare gli inquirenti per incolpare persone terze della morte della figlia ed avere un alibi pronto.

Oltre al mero fatto di cronaca, Zuccaro rivela un dettaglio molto importante ed inquietante. Il Procuratore ha fatto sapere che Elena Del Pozzo non è morta sul colpo, ma è deceduta dopo una lunga agonia durata più di un’ora. Martina Patti, tra le oltre unidici coltellate, ne ha inflitta solo una letale che ha reciso i vasi dell’arteria succlavica ed ha causato un’enorme sofferenza alla bambina.