Norvegia-Italia, tutto in una notte: ora si fa dura – La diretta

L’Italia inizia il suo cammino verso i Mondiali del 2026 con una sconfitta pesante e un avvio da incubo. La trasferta in Norvegia si rivela più difficile del previsto, con gli azzurri che escono dal campo con un risultato di 2-0 in favore degli scandinavi, in una partita che si può già definire come una finale anticipata nel girone di qualificazione.

La sfida, giocata sotto un cielo grigio e con un’atmosfera di grande tensione, ha visto gli azzurri affrontare una Norvegia determinata e ben organizzata. La squadra di Solbakken, forte di un gruppo ormai rodato e di un giocatore simbolo come Erling Haaland, ha dimostrato di essere una delle pretendenti più serie per la qualificazione, con un gioco solido e un entusiasmo contagioso.

Il primo gol della Norvegia arriva al 20’ con un’azione di ripartenza: Bastoni sbaglia un passaggio lungo, Nusa si inserisce bene sulla sinistra, serve Sorloth che batte Donnarumma con un preciso tiro in diagonale. La reazione italiana si fa attendere, ma al 21’ la Norvegia raddoppia con un’azione ancora più rapida: Thorsby controlla sul rilancio del portiere, passa a Nusa che si accentra e scarica un destro potente alle spalle di Donnarumma, siglando il 2-0.

L’Italia, ancora in fase di consolidamento e con molte novità in formazione, ha mostrato alcune difficoltà nel contenere le ripartenze norvegesi e nel costruire gioco offensivo. Problemi fisici si sono manifestati anche, con Bastoni che ha dovuto essere curato a bordo campo per un problema al ginocchio, mentre in campo si è visto un tentativo di reazione, anche se senza successo.

Le formazioni ufficiali vedevano l’Italia schierata con un 3-5-2, con Donnarumma tra i pali e una linea difensiva composta da Di Lorenzo, Coppola e Bastoni. A centrocampo, Zappacosta, Barella, Rovella, Tonali e Udogie cercavano di creare occasioni offensive, con Raspadori e Retegui in attacco. La Norvegia si presentava con un 4-4-2, con Nyland in porta e un reparto offensivo guidato da Haaland e Sorloth.

Ora, per l’Italia, il cammino si fa subito in salita. La partita di Oslo ha messo in evidenza le lacune da colmare e la necessità di un rapido consolidamento del gruppo. La trasferta più temuta del girone si è rivelata già una prova di maturità, e il margine d’errore si riduce drasticamente: ogni punto diventa fondamentale per mantenere vive le speranze di qualificazione ai Mondiali del 2026.