“Mia madre ha partorito mio figlio”. Mamma e nonna insieme: una famiglia sconvolta. Il motivo di tutto ciò lascia con il fiato sospeso, ma non è come sembra: “Una madre può tutto”

Mamma e nonna nello stesso tempo, anche se i geni del bambino sono quelli di suo figlio e della nuora. È successo negli Stati Uniti, nello Stato dell’Arkansas, dove una donna di 50 anni, Patty Resecker, ha portato avanti la gravidanza e fatto nascere lo scorso 30 dicembre con un parto cesareo il figlio di suo figlio: Kross Allen Jones. Questa storia ha fatto rapidamente il giro del pianeta e ha creato moltissime polemiche. Alla base di questo gesto un amore sconfinato, fatto per aiutare la nuora Kayla Jones, 29 anni, che a causa di un intervento molto importante all’apparato genitale, non avrebbe potuto portare avanti la gravidanza. Però le ovaie non erano state asportate e quindi, con la fecondazione in vitro poteva avere un figlio biologico suo e del marito.”All’età di 17 anni ho subito un’isterectomia parziale – racconta la ragazza a ‘Love What Matters’ -. I medici scoprirono che avevo un tumore e decisero di asportarmi l’utero. Ma non le ovaie. Sono ancora in grado di avere un figlio biologicamente mio, ma non di portare avanti la gravidanza da sola. Ecco perché io e mio marito abbiamo dovuto cercare una madre surrogata”. (continua dopo la foto)

Kayla, che su Facebook si definisce “credente, madre, moglie e guerriera contro l’infertilità”, spiega che la suocera, Patty, “ha sempre scherzato sul fatto di poterci fare da madre surrogata”. Dopo un paio di tentativi non andati a buon fine, Kayla e suo marito decidono di prendere sul serio Patty. “All’inizio pensavo che i medici ci avrebbero preso per pazzi – afferma la 29enne – ma scoprii presto che c’erano altre nonne diventate madri surrogate. Dopo molti test, mia suocera è risultata compatibile”. Per la famiglia Jones, la gioia è indescrivibile. Dopo un primo tentativo fallito, la coppia non perde le speranze. Grazie alla fecondazione in vitro, a maggio 2017 nonna Patty rimane incinta. Sette mesi dopo nasce il piccolo Kross Allen. (continua dopo le foto)

“È stato il secondo miglior giorno della mia vita, dopo la nascita di mio figlio Kross” dice Patty. “Ho avuto il privilegio di fare una delle cose più gratificanti – sottolinea – portare in grembo mio nipote per mio figlio e mia nuora. È qualcosa che ha reso felice non solo me e la mia famiglia, ma anche la famiglia di Kayla”. “Un bambino è un impegno per la vita e sapevo che non c’erano persone che lo meritassero più di loro – conclude Patty -. Vederli con Kross e sapere che genitori stanno diventando è un brivido di felicità”. Di solito la Società Americana per la Medicina della Riproduzione consiglia di non scegliere un parente stretto come surrogato ma nel caso di Kayla e Patty si parla di surrogazione gestazionale. Kross è stato concepito in vitro, è in perfetta salute ed è cresciuto nell’utero della nonna.