MARTINA PATTI RACCONTA GLI ULTIMI MINUTI DI VITA DELLA FIGLIA ELENA

L’Italia è sconvolta dall’omicidio della piccola Elena Del Pozzo. Ad ucciderla e ad occultarne il cadavere è stata la madre 23enne, Martina Patti, colei che ha prima fornito ai carabinieri le indicazioni del luogo in cui era sepolto il corpo, e poi, sotto un secondo pressante interrogatorio, ha confessato.

Il movente di questo atroce omicidio, che verrà ricordato come uno dei più efferati commessi in Italia in questi ultimi anni, secondo una parziale ricostruzione degli investigatori, è legato alla gelosia che la Patti provava nei confronti dell’ex compagno Alessandro, con cui, a 18 anni, aveva avuto la piccola Elena, e dal quale si era separata.

Alessandro, dopo un periodo lavorativo in Germania, si stava rifacendo una nuova vita, accanto ad un’altra donna e la mamma killer di Mascalucia temeva che la nuova compagna che gli era accanto, potesse prendere il suo posto, ossia che la figlia si legasse sempre di più a lei.

Mossa da questa gelosia, avrebbe premeditato l’omicidio, disponendo nel giardino di casa, già dal lunedì 13 giugno, una pala e una zappa. Ma ripercorriamo le tappe salienti di questo sconvolgente caso. L’ultimo video, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza dell’asilo, mostrano gli ultimi istanti di vita di Elena che corre incontro alla madre, la abbraccia, per poi salutare maestre e compagni.

Per la bimba è la fine di un altro giorno di asilo. Peccato che quello sia il suo ultimo giorno viva. Da lì a poco, proprio la madre, colei che l’ha messa al mondo, l’ha accoltellata ripetutamente, come mostrano le molteplici ferite da armi da punta e taglio, alla regione cervicale e intra-scapolare.

Poi, racchiudendo il corpicino della piccola in 5 sacchi di plastica, l’ha sepolta parzialmente in un terreno incolto, distanza dall’abitazione solo 200 metri. Il resto è riportato sui principali siti: dopo aver inscenato il rapimento della bambina all’uscita dell’asilo, da parte di 3 uomini incappucciati, si è prima recata a casa e poi, con i familiari, è andata a sporgere denuncia di scomparsa.

Ma le speranza di ritrovare in vita la piccola, le ricerche che si sono attivate immediatamente, sono state vanificate, nemmeno 24 ore dopo che della bimba si perdessero le tracce, con l’agghiacciante confessione della madre che non sa spiegare i motivi per cui l’ha uccisa. Una cosa è certa: il sorriso di Elena, la sua spensieratezza, la sua vivacità, si sono persi per sempre.

Martina Patti ricorderebbe gli ultimi minuti di vita della figlia. Elena aveva trascorso la domenica con i nonni paterni, dormendo con la zia. Il lunedì, suo ultimo giorno di vita, la nonna l’ha accompagnata all’asilo, come gli altri giorni e la madre è andata a riprenderla intorno alle 13.

Nell’interrogatorio agli inquirenti, la Patti ha dichiarato: “Elena ha voluto mangiare un budino, aveva già mangiato a scuola, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l’onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta”.

Un racconto dell’orrore, cui si aggiungono queste agghiaccianti parole: “Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma. Ricordo che ho pianto tanto”. Elena è morta per 7 coltellate, inflitte sulla schiena e nel collo, dalla persona che avrebbe dovuto proteggerla.